E’ da poco scattato il 2021, ma le restrizioni permangono, secondo quanto accordato nell’ultimo DPCM, e nello specifico i ristoratori continuano a non lavorare come negli anni precedenti. Ogni ristoratore ha una situazione più o meno difficile in base a dove è collocata la propria attività principalmente.
“In ogni caso – dice Enrico Missori, gestore di un locale anagnino – le restrizioni hanno il loro scopo, stanno lì per salvarci dalla pandemia. Noi ristoratori non stiamo lavorando come potremmo, ma stiamo salvando delle persone. Penso spesso a chi sta soffrendo dall’inizio della pandemia, per la perdita di un parente o di un conoscente, o chi sta vivendo e ha vissuto gli effetti del Covid su di sé”.
“Prima di tutto – ha aggiunto Enrico – viene la salute e il rispetto delle regole. Di sicuro tutti, inclusi coloro che stanno emanando le restrizioni, vorrebbero andare al ristorante, vorrebbero non dover indossare la mascherina tutto il giorno, come tutti noi. Se stiamo ancora in questa situazione è perché qualcuno non ha rispettato le regole, infatti abbiamo potuto vedere nei giorni precedenti le manifestazioni dei negazionisti che hanno rilanciato il picco dei contagi”.
“Non parteciperò alla campagna di alcuni colleghi che resteranno aperti nonostante le restrizioni, è rischioso e inutile perchè comunque le persone non verrebbero nel ristorante, rimane una mia opinione, non mi faccio portavoce dei miei colleghi. Ad ogni modo, come dicevo, le regole sono regole e vanno rispettate, sono lì per un motivo, ed in questo caso è per una nobile causa, ovvero tirarci fuori da questo casino nel più breve tempo possibile. Immagino ci siano degli esperti dietro le restrizioni vigenti, che le hanno consigliate per motivi specifici, è un periodo durissimo per tutti, chi ne sta soffrendo di più e chi meno, però solo unendo le nostre forze possiamo uscirne vincitori”, ha concluso l’imprenditore anagnino.
articolo a cura di Chiara Tarquini