“Come Ente gestore della riserva abbiamo dato indicazioni ai guardia parco di effettuare le indagini e verificare, inoltre, se dalle foto trappole installate all’interno della riserva per censire la fauna selvatica, emergono elementi utili ai fini della individuazione dei colpevoli. A questo proposito, anche al fine di prevenire all’interno della riserva ulteriori atti di bracconaggio, provvederemo ad incrementare numericamente la presenza di foto trappole nonché a rafforzare la vigilanza con i guardia parco dell’Ente, coinvolgendo anche le altre forze di polizia tra cui i carabinieri forestali e la polizia di stato, unitamente alle associazioni di volontariato come servizio di monitoraggio”.
Così in un comunicato il Presidente de Parco regionale dei monti Ausoni, Bruno Marucci, in merito al barbaro gesto compiuto da ignoti all’interno della Riserva del Lago di Canterno riguardante l’uccisione di alcune oche.
“E’ difficile – spiega – capire cosa possa aver indotto queste persone a compiere tale incivile e gratuito gesto. Vorrei ricordare che all’interno delle aree protette non solo è vietato sotto ogni forma l’abbattimento della fauna selvatica, ma anche la semplice introduzione delle armi, durante la circolazione sulle strade e che la violazione di tali norme da luogo a responsabilità penali anche molto gravi. Sia chiaro a tutti che la riserva con i suoi ecosistemi, le biodiversità e le bellezze naturali presenti all’interno, tra cui la fauna selvatica, sono un patrimonio meraviglioso e di inestimabile valore che appartengono alla collettività e come tali il Parco provvederà ancora maggiormente alla loro protezione, conservazione, salvaguardia e valorizzazione con ogni mezzo e risorsa”.