Matteo Rea, classe 1989, (ora ex) esponente della giunta comunale guidata dal sindaco Augusto Agostini, ha lasciato oggi – martedì 26 gennaio – l’incarico di assessore.
Una decisione che era nell’aria già da qualche giorno per il giovane professionista acutino, tra i più votati della sua lista alle scorse elezioni comunali del 2019. Il giovane indipendente avrebbe scritto ieri al sindaco adducendo nella scelta “motivi personali e professionali“.
Ma c’è già chi, sottovoce, dall’opposizione, afferma che alla base del malcontento dell’ex assessore ci sia stata anche la poca considerazione politica probabilmente dovuta all’assenza di deleghe attualmente mai assegnate agli assessori della Giunta.
Intanto, giovedì prossimo, forse, nel corso della prevista seduta di consiglio comunale, se ne saprà di più.
“Una scelta che rispetto – ha commentato il capogruppo dell’opposizione Vivi Acuto, Francesco Sordo – non entro nelle dinamiche personali. Mi fermo al dato politico. La maggioranza di progetto Acuto dimostra tutta la sua fragilità a meno di due anni dalla elezioni. Non saper valorizzare giovani che si impegnano in politica nel modo giusto grida vendetta verso il Paese che, infatti, procede senza un piano o uno straccio di visione per il futuro. Con Matteo abbiamo sempre avuto un leale rapporto di confronto, per questo il dispiacere per la sua scelta è doppio. Se a questa fragilità – ha concluso Sordo – aggiungiamo la situazione preoccupante dei debiti fuori bilancio, la situazione dei mutui, l’anticipazione di cassa richiesta all’ente cassiere, gli altri contenziosi in cui si sta ritrovando i l comune di Acuto, ne viene fuori un quadro preoccupante che richiederebbe scelte coraggiose che al momento però non si vedono”.