Sono cinque le persone indagate dagli agenti del Commissariato di Sora nell’ambito di altrettante indagini.
Un 43enne, residente a Cosenza, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa. L’uomo aveva pubblicizzato online la vendita di un metal detector all’invitante prezzo di 130 euro. Un interessato acquirente del sorano ha preso contatti con il venditore per aggiudicarsi il prodotto, raggiungendo l’accordo. All’arrivo del pacco, l’amara scoperta: era stato spedito un poggiaschiena del sedile di un’auto, di valore certamente inferiore alla merce ordinata. Fatto presente l’accaduto, il venditore ha cercato di prendere tempo, accampando scuse di ogni genere, senza però mai spedire il metal detector. L’acquirente dopo aver capito di essere stato raggirato ha denunciato tutto alla Polizia.
Lesioni personali volontarie, invece, è l’accusa mossa dagli inquirenti del Commissariato ad un 52enne residente ad Isola del Liri. A scatenare l’ira dell’uomo, contro il cognato ci sarebbe l’astio legato a problemi di eredità. La vittima, per le ferite riportate, ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari; è stato dimesso con una prognosi di 7 giorni.
Per lesioni, minaccia ed omissione di soccorso è stato invece denunciato un 34enne di Isola del Liri. I fatti risalgono al luglio dello scorso anno: la vittima è un minore, che ha subito da parte dell’uomo due aggressioni nella stessa serata. Anche il giovanissimo è stato refertato presso il nosocomio sorano con prognosi di 7 giorni.
Ad una 41enne sono stati invece contestati i reati di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice e violazione degli obblighi di assistenza familiare. A presentare la querela l’ex marito della donna, che l’ha accusata di non corrispondere le somme relative al mantenimento mensile, disinteressandosi inoltre dalla vita dei figli e non rispettando giorni ed orari per far loro visita.
Infine un 58enne di Isola del Liri è stato denunciato per molestie ai danni di un’anziana coppia abitante nello stesso condominio. Il comportamento dell’uomo che si manifesta ormai da mesi con rumori insopportabili sia di giorno che di notte e con parole offensive nei confronti dei coniugi, ha spinto le vittime a rivolgersi alla Polizia per far cessare gli episodi.