“Bollette sbagliate nel metodo e nel merito in quanto non rispettano gli accordi di cui il Comune, l’Otuc e una parte delle associazioni presenti sul territorio della Valle si sono fatti garanti invitando con insistenza a firmare le famose richieste di adesione ad Acea entro il 15 novembre 2019, mettendo a disposizione i locali della scuola per raccogliere le adesioni verso Acea, azione civilmente compiuta dai residenti del quartiere.”; è quanto scritto, nero su bianco, in una nota inviata a questa redazione dal movimento Crescita Comune e di diversi attivisti del Quartiere di San Bartolomeo di Anagni.
“Noi – è scritto ancora nella nota – avevamo molte perplessità riguardo una situazione molto delicata, perplessità materializzata con l’arrivo di bollette esose oltreché anomale. Più di cento famiglie hanno portato a nostra conoscenza importi di bollette su contatori non allacciati che superano addittura gli ottocento euro. Perché Acea non ha installato subito i contatori dopo le richieste debitamente consegnate entro il quindici novembre 2019? E dove sono gli accordi stipulati tra Acea e Comune e enti preposti?“
E’ spiegato, ancora, nella nota, che “grandissima parte degli utenti a cui vengono addebitate le bollette non è riuscita a regolarizzare la propria posizione per difficoltà tecniche di cui Acea, intervenendo sul territorio, doveva essere a conoscenza e qualora non così fosse, i residenti non ne hanno alcuna responsabilità. Nel mentre denunciamo lo stato pessimo del manto stradale, distrutto nel quartiere dai lavori eseguiti da Acea. Ci domandiamo come abbia fatto Acea ad effettuare lavori edili su aree private quali i marciapiedi di pertinenza dei condomini”.
Conclude la nota: “rimaniamo attoniti di fronte alla richiesta per gli allacci in fogna, in quanto vogliamo ribadire tutti che sono stati già pagati dai residenti al momento della costituzione del quartiere San Bartolomeo. Altro elemento che pone l’ambiente in primo piano, è la questione depuratore: le autorità competenti devono chiarire se funzionante e chi con quale titolo lo gestisce”.
Per il movimento Crescita Comune di San Bartolomeo di Anagni, i residenti del quartiere, “più volte accusati di essere fruitori abusivi di acqua, meritano rispetto“