Una città “governata a vista anziché con dovuta visione di futuro sviluppo” e la delibera di Giunta n. 16 del 16 febbraio scorso “Adozione del Programma Triennale per le Opere Pubbliche 2021/2023” ne è “ulteriore conferma, ancorché essa apporti soddisfazione all’impegno profuso come consigliere comunale e in sinergia con molte associazioni culturali ed ambientaliste della città”.
E’ quanto si legge in una nota stampa inviata a questa redazione dal gruppo Anagni cambia Anagni, in consiglio comunale rappresentato dal dott. Nello Di Giulio.
“Può sembrare un paradosso – spiega il dott. Di Giulio – ma la positiva notizia in questo Piano Triennale appena approvato sta proprio tra gli “Interventi presenti nell’elenco annuale del precedente Programma triennale e NON RIPROPOSTI e non avviati”.
“Nell’allegato n. 1 al suddetto Programma Triennale – prosegue il dott. Di Giulio – tra gli interventi abbandonati dall’amministrazione, spicca il famigerato progetto di “Riqualificazione dell’area archeologica degli Arcazzi e valorizzazione del parcheggio di Piscina” ostinatamente sostenuto per anni dal sindaco Daniele Natalia e dalla sua maggioranza. Un progetto assurdo che, al di là del titolo fuorviante, era volto alla realizzazione di un parcheggio a due piani nell’area archeologica con colata di cemento accanto alle mura romane, a due passi dagli imponenti Arcazzi, monumento identitario della città di Anagni”.
“Un progetto da me definito in consiglio comunale “scellerato” perché l’assurda spesa di 2.010.676 euro avrebbe stravolto la preziosa dell’area, distrutto definitivamente il giardino storico e creato al massimo 10 posti auto aggiuntivi a quelli tuttora utilizzati”, prosegue ancora l’esponente di Anagni Cambia Anagni. Che, poi, aggiunge: “il tema della mobilità cittadina e delle aree di parcheggio necessita, certamente, di ben altro approccio per rispondere alle necessità cittadine, senza distruzione di così tanta ricchezza. L’avversione in consiglio comunale e l’impegno delle associazioni, ricorrendo ad ogni legittima forma di contrasto, arriva ora a compimento con la pubblicazione in albo pretorio dell’abbandono del progetto da parte dell’amministrazione. Al di là dell’irreversibile danno evitato alla città, sorgono riflessioni su quante energie e risorse economiche vengono dissipate da questa amministrazione per l’arroganza di volersi chiudere ad ogni forma confronto su temi così importanti per lo sviluppo strategico della città”.
“Ora, fermo restando la bocciatura del pessimo progetto – conclude il dott. Di Giulio nella nota – Anagni non può continuare a perdere opportunità di crescita per una tardiva valorizzazione dell’area di Piscina ai suoi naturali fini culturali, turistici e ambientali. Imperdonabile, ad esempio, aver perso di recente il finanziamento a fondo perduto di 300mila euro da parte Regione Lazio, inspiegabile anche il non averla resa minimamente fruibile nelle recenti visite guidate all’aperto promosse dalla stessa amministrazione comunale. Noi di Anagni cambia Anagni, insieme a tante energie nelle associazioni culturali ed ambientaliste della città, continueremo a batterci affinché Anagni imbocchi coerentemente la strada dello sviluppo sostenibile e della qualità della vita. La vicenda dell’area di Piscina ci induce a sollecitare con forza il Sindaco e la sua amministrazione ad aprirsi realmente al confronto per rimediare anche ad altri progetti che violentano o distruggono ricchezze storiche e paesaggistiche nelle preziose nelle aree di via Bagno e di Osteria della Fontana nel cuore dello storico Compitum anagninum”.