Sulla decisione della giunta comunale di non dare seguito all’ipotesi di realizzare un parcheggio nei pressi dell’area archeologica di Piscina – sulla quale si era già espressa nel pomeriggio di oggi, sabato 27 febbraio il gruppo civico Anagni cambia Anagni – esprime soddisfazione anche Legambiente Anagni, che è sempre stata tra le associazioni e i comitati che più di tutte si sono battute contro il progetto, da più parti definito “scellerato”.
“Non possiamo che essere soddisfatti di questa decisione – ha spiegato la dott.ssa Rita Ambrosino, presidente del circolo di Anagni – ci siamo battuti, insieme ad altre associazioni e comitati, per impedire la realizzazione di questo progetto, per il quale erano state evidenziate carenze progettuali e procedurali, non ultima, la significativa assenza del parere preventivo della Soprintendenza archeologica competente. Il progetto dell’amministrazione prevedeva l’impiego di ingenti risorse, oltre due milioni di euro, e avrebbe stravolto irreversibilmente un luogo storico con il ben misero risultato di creare una decina di posti di parcheggio in più degli attuali”.
“Anagni – ha aggiunto la dott.ssa Ambrosino – è una città importante ed è ricca di un patrimonio che va ben oltre le vestigia più rinomate ed apprezzate, tra tutte la Cattedrale di Santa Maria Annunziata e il Palazzo Comunale di Jacopo da Iseo. Alle eredità considerevoli del periodo medioevale si affiancano quelle delle epoche più antiche, romane e preromane”.
“La tutela del patrimonio artistico e storico affianca ed integra la difesa dell’ambiente tra le azioni del nostro circolo – ha concluso la presidente del Circolo di Legambiente Anagni – dopo l’illusorio benessere portato dalle industrializzazioni selvagge del boom economico, con i cui danni ambientali dobbiamo purtroppo fare ancora i conti, è indispensabile ripartire da un’economia sana, sostenibile e rispettosa. La salvaguardia delle eredità del passato e la tutela dell’ambiente ci vedono proattivi e disponibili a qualsiasi confronto con l’amministrazione per il bene comune della città e del suo territorio”.