“Per noi abbastanza male Assessore Fiorini! Lascia attoniti e sconcertati quello che accade negli ultimi tempi a Fiuggi. Combinarne una più del diavolo sembra all’ordine del giorno per l’Assessore Marco Fiorini, impegnato a difendersi dall’accusa di ricettazione che gli è costata nei giorni scorsi la condanna in primo grado”, è quanto si legge in una nota inviata a questa redazione dal presidente di Fiuggi Viva Marco Privitera.
“Mentre la Fiuggi Viva, seppure all’opposizione, è sempre al lavoro per la città dando, spesso per prima e da sola, un valido e concreto contributo a progetti importanti, come l’accordo di programma per la privatizzazione di A. T. F., il piano Ponte estivo e la pista ciclabile – prosegue Privitera – l’esponente della maggioranza, in assenza di un piano condiviso dalla città e senza alcuna ambizione innovativa, colleziona un book fotografico di lavori ordinari, marciapiedi, asfalto e ‘diminuzioni’ arboree. E non si preoccupa minimamente di trovare soluzioni per strutture importanti della nostra città, come il centro sportivo casavetere, che meriterebbe progetti celeri e non certo di essere lasciato nello stato di abbandono in cui si trova”.
“Per quanto sia vero che esiste “il principio di presunzione d’innocenza” comincia ad essere alquanto inappropriato soprassedere su una situazione del genere. La difesa estrema dell’avvocato/sindaco per il suo cliente/assessore, condannato in primo grado per ricettazione, aiuta per la discesa”.
“Inopportuna la veste del sindaco/avvocato e pilatesca la sua ‘non decisione’ rispetto alla volontà del suo assessore di restare, nonostante tutto, ben saldo sulla sua poltrona. Tutto nell’assordante silenzio della maggioranza e di quella parte di opposizione che durante le elezioni lanciava indiscrezioni su Facebook su candidati sotto processo nelle fila di Baccarini”.
“Visto il difficile momento in cui ci troviamo avremmo bisogno di un’amministrazione che eccella in ogni punto, mostri progetti e visioni per Fiuggi e sappia gestire le opportunità economiche nel migliore dei modi condividendole con la città. Non c’è spazio per chi pensa di fare “abbastanza bene”.