Torna . domenica prossima 28 marzo, alle 2 del mattino – l’ora legale, con le lancette che avanzeranno di un’ora. Dormiremo, dunque, un’ora in meno ma avremo giornate più “lunghe” con sessanta minuti di luce naturale in più con il corollario del risparmio energetico che in Italia è stato quantificato in oltre un miliardo e 700 milioni di euro nel periodo 2004-2020, pari al consumo di 150 mila famiglie.
L’imminente cambio di orario molto probabilmente potrebbe essere l’ultimo che riguarda tutti e 27 i Paesi membri della Unione Europea. La maggioranza degli Stati membri, infatti, ha deciso di abrogare il sistema di suddivisione dell’orario. Il motivo? Evitare postumi da stress nel cambio ai cittadini, che spesso ne risentono anche con leggero malessere al momento dello spostamento delle lancette.
Tra i Paesi che, invece, hanno chiesto formalmente di mantenere l’attuale sistema solare-legale c’è anche l’Italia che si avvantaggerebbe, così facendo, di un notevole risparmio dal punto di vista dei consumi.