Una soluzione condivisa per la riapertura del cimitero comunale, in caso con una programmazione ad ingressi scaglionati, sempre nel rispetto delle direttive nazionali e comunali in materia di contenimento dell’emergenza sanitaria, in grado di soddisfare le esigenza della cittadinanza già messa a dura prova dalle restrizioni in atto: a chiederla, nei giorni scorsi, sono stati i consiglieri comunale di opposizione Massimo Corsi, Simone Lepri, Gianluca Ciaschi; destinatario della loro richiesta, il primo cittadino Antonio Corsi.
“Nei due giorni a ridosso di Pasqua in cui è stato aperto, nel cimitero non si sono verificati nel modo più assoluto episodi di assembramento – spiegano i tre membri della minoranza rivolgendosi al sindaco – dunque non risulterebbe essere un luogo ad alto rischio di contagio e, questa teoria sembra essere confermata anche dal fatto che Lei non ha ritenuto necessario, al contrario di quando aveva ampiamente promesso su Facebook impegnare vigili (tanto che le due vigilesse disponibili hanno preso il giorno di riposo senza incontrare alcuna resistenza da parte di chi è il responsabile del servizio, cioè Lei), protezione civile e COC i quali, nonostante avessero dato massima disponibilità, non sono stati neanche contattati.
Inoltre, chiunque avesse dovuto, considerata la riapertura straordinaria del cimitero, svolgere pratiche cimiteriali sarebbe stato impossibilitato a farlo in quanto nell’ufficio della casa comunale, suddette pratiche nel giorno di martedì non vengono svolte (date le esigenze dettate sul delicato periodo, un po’ di flessibilità sarebbe ben accetta).
Risultava infine essere in ferie addirittura anche il dipendente che presa servizio al cimitero. Di fronte a questo atteggiamento lassista ci sentiamo profondamente beffati, sembrava infatti che Lei avesse accolto con serietà la nostra proposta e invece ci troviamo ancora una volta ad essere sommersi da tante chiacchiere e da pochi fatti.
Non vorremmo doverci convincere che alla maggioranza di questa amministrazione comunale non sta a cuore né il cimitero né la corretta gestione delle misure di contenimento della pandemia, dato che non ritiene necessario il controllo da parte degli organi preposti affinché si evitino assembramenti. In funzione di quanto osservato in questi due giorni – concludono i tre esponenti dell’opposizione – riteniamo che il cimitero possa tornare agli orari di apertura ordinari, ne chiediamo dunque la riapertura definitiva a partire dal tre aprile”.
Altro nodo da sciogliere, secondo i tre consiglieri, è quello relativo allo stato di avanzamento dei lavori in capo alla zona nuova del cimitero, iniziati ma mai portati a termine, e quelli relativi alla zona vecchia con particolare riferimento alla messa in sicurezza della frana avvenuta ormai tre anni fa e lasciata in stato di abbandono: “siamo certi che il primo cittadino accoglierà in toto le nostre istanze, considerato pure che già da tempo molti dei loculi sono già stati venduti e che, malgrado ciò, poco o nulla è stato fatto per rendere pienamente fruibile questo luogo sacro per moltissimi cittadini”.
articolo a cura di Francesco Recchia