“Un fatto gravissimo e inaccettabile, che fa venire i brividi alla nostra Comunità”; così il primo cittadino di Colleferro Pierluigi Sanna condanna fermamente la vile aggressione ai danni di un 17enne di Segni avvenuta nel pomeriggio di oggi, sabato 17 aprile, nel centralissimo corso Filippo Turati, non lontano dal luogo dell’altra aggressione che ha avuto come vittima il giovane Willy Monteiro.
I fatti: attorno alle 17.30 di oggi, due giovani per questioni di poco conto avrebbero barbaramente aggredito un altro ragazzo, maggiorenne fra pochi giorni, colpendolo con calci e pugni e poi si sarebbero dati alla fuga. La giovane vittima è stata immediatamente trasportata nel vicino ospedale dal personale dell’Ares 118; qui si trova attualmente ricoverato in codice rosso:ha riportato la frattura della mascella e quella del naso. IN serata è stato poi trasferito all’ospedale San Giovanni di Roma.
Immediate sono scattate le ricerche degli aggressori che dopo l’insano gesto si sarebbero dati alla fuga; ad individuarli – attorno alle 21.00 – sono stati gli agenti della Polizia di Stato di Colleferro coordinati dal vicequestore dott. Francesco Mainardi. Due di loro ora si trovano nelle camere di sicurezza del Commissariato di Colleferro in stato di fermo. Inizialmente fermata anche una terza persona, che era alla guida dell’auto, ma è stata rilasciata dopo qualche ora.
La condanna del sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna
“L’aggressione di oggi pomeriggio su Corso Turati è un fatto gravissimo e inaccettabile, che fa venire i brividi alla nostra Comunità. Giovani che picchiano un giovane minorenne – scrive su facebook il primo cittadino su Facebook – di giorno, su Corso Turati e scappano, non possono rimanere impuniti. Sono in contatto continuo con il Pronto Soccorso per avere notizie sullo stato di salute della vittima dell’aggressione, attualmente in codice rosso. Attendiamo tutti notizie ufficiali dalla Polizia di Stato che chiariscano la dinamica dei fatti: sappiamo che sono vicini all’arresto dei colpevoli. Le nostre ferite sono ancora troppo aperte su queste questioni: il nostro dolore e la nostra indignazione sono particolarmente vasti”.