Riscoprire una parte d’Italia ancora poco conosciuta, specialmente dalle nuove generazioni, storia e paesaggi inesplorati che hanno un valore storico, culturale, sociale ed economico.
La Giornata Nazionale ADSI, che si celebra domani 23 maggio, è un’opportunità di rinascita per tutte le dimore storiche che rappresentano il più grande ‘museo italiano’ con le sue sale affrescate, le sue torri merlate, le sue cappelle, i suoi giardini coloratissimi, che ci regalano relax ed emozioni indimenticabili.
Riapriranno al pubblico castelli, rocche, palazzi, ville e borghi da esplorare ed amare, in sicurezza, visitando luoghi suggestivi che ci raccontano antiche leggende di quei territori.
“Dopo oltre un anno di chiusure legate dall’emergenza sanitaria – sottolinea il presidente di Confagricoltura Frosinone Vincenzo del Greco Spezza – un soggiorno esperienziale potrebbe ridare impulso al turismo ‘slow’ di prossimità e la riscoperta delle nostre ricchezze storiche, enogastronomiche, artigianali e paesaggistiche che tutto il mondo ci invidia”.
Va avanti la collaborazione tra Confagricoltura e l’ADSI con azioni comuni per la tutela delle dimore storiche e per l’armonizzazione delle leggi regionali con quelle nazionali;
Sono tanti i luoghi, tra dimore storiche e palazzi, presenti in Ciociaria: palazzi baronali in numerosi comuni, castelli che dominano vallate, manierò di campagna immersi in campi di grano.
Occorre l’elaborazione di linee sinergiche nei confronti delle diverse istituzioni per adeguare le politiche, in particolare quelle fiscali alla specificità delle dimore, convinti della necessità di valorizzare gli immobili storici e i loro contesti, i territori e le eccellenze agricole ed enogastronomiche che essi rappresentano. Molte sono le attività avviate, dalla partecipazione a bandi europei, alla promozione, a progetti di aperture al pubblico, anche dopo l’estate, con programmi specifici che permetteranno a tutti di vivere questa esperienza.
“La provincia di Frosinone – conclude del Greco Spezza – ha un patrimonio artistico e culturale notevole, e luoghi davvero unici non solo per la loro bellezza, ma anche per le affascinanti storie di cui sono i protagonisti. Il turismo di prossimità potrebbe essere la prima leva da sfruttare per il rilancio dell’economia, ma servono azioni concrete ed investimenti”.