È sempre particolarmente difficile affrontare il tema delle infamie compiute dai nazisti: ogni volta che si prova a raccontare l’orrore, infatti, si rimane sbalorditi dalla “banalità del male” di una macchina organizzativa maniacale che è stata il più efficiente strumento di morte del secolo scorso.
A provarci, ieri, è stata la segreteria provinciale di Sinistra Italiana che, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, ha ricordato la figura di Angela Maria Rossi, la donna uccisa proprio il 27 maggio di 77 anni fa dopo un processo sommario a Fiuggi con l’accusa – infondata – di aver tentato di avvelenare con il metanolo alcuni soldati germanici.
Un evento emozionante e denso di significato che si è svolto a Villa Igea e che ha visto la partecipazione di diversi cittadini fiuggini e dello stesso sindaco Alioska Baccarini che ha portato il saluto della città; proprio qui, a pochi metri da dove si è svolto il convegno organizzato da Sinistra Italiana, Angela Maria Rossi, nativa di Alatri e dimorante a Tecchiena venne dapprima picchiata selvaggiamente e poi impiccata ad un palo della linea ferroviaria. Ad accusarla erano stati due soldati tedeschi che poco prima avevano requisito dall’abitazione della donna latte, ciliegie e vino.
Dopo l’8 settembre i molti alberghi di Fiuggi erano stati trasformati in ospedali per i feriti provenienti da Cassino, e dopo i bombardamenti di Frosinone anche i comandi militari tedeschi e tutte le autorità civili e militari della RSI, dal capoluogo di provincia erano “sfollate” nel noto centro turistico, ritenuto più sicuro.
Dopo essersi sentiti male, i soldati furono ricoverati in ospedale: qui un infermiere emette una sbrigativa diagnosi di avvelenamento. Prelevata e percossa, Angela Maria Rossi – allora 55enne – venne portata a Fiuggi dove – con il benestare del Prefetto della Repubblica Sociale Italiana – subì un sommario processo presso la sede del comando tedesco. Condannata a morte, la donna venne impiccata ad un traliccio della linea tranviaria Roma-Fiuggi, davanti al cancello dell’albergo Villa Igea.
Per tanti anni dimenticata, la storia di Angela Maria è tornata alla ribalta solo negli ultimi anni: il 17 marzo 2011, nell’ambito dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Comune di Alatri ha inserito il suo nome sul monumento ai Caduti. A Tecchiena, dove risiedeva, dall’8 maggio 2014 la via prospiciente l’Istituto Comprensivo “Egnazio Danti” porta il nome di Angela Maria Rossi.
articolo a cura di Francesco Recchia