Dal Comitato manifestazione ex lavoratori somministrati Adecco/Amazon di Colleferro riceviamo la seguente nota stampa che di seguito pubblichiamo in forma integrale e senza modifiche:
Gli ex lavoratori del magazzino Amazon di Colleferro tengono a precisare gli ulteriori sviluppi della vicenda che li ha portati a manifestare il 10 maggio davanti al suddetto magazzino, alla filiale di Adecco e al comune di Colleferro. Prima di tutto, finalmente la questione è arrivata anche in Parlamento, tramite un emendamento presentato dal gruppo di deputati del PD di cui abbiamo allegato comunicato apposito.
Inoltre, lunedì prossimo o il lunedì successivo, durante la trasmissione Report in onda su Rai 3, dovrebbe apparire finalmente anche il servizio giornalistico riguardante la situazione del magazzino Amazon di Colleferro e le testimonianze dirette sulla questione dei lavoratori svantaggiati utilizzati da Amazon per aggirare il limite del tetto massimo della somministrazione a tempo determinato.
Stiamo aspettando che esca anche questo servizio giornalistico, in modo da accluderlo insieme alle testimonianze utili per presentare ufficialmente esposto alla Procura della Repubblica competente perché indaghi sul possibile reato di somministrazione fraudolenta, come previsto dall’art.38bis del Dlgs 81/2015, eventualmente commesso dai responsabili di Amazon e Adecco nell’accaduto.
Nella prossima settimana è altresì previsto l’incontro con la regione Lazio, nella figura del suo assessore al lavoro, che si è detto disponibile a incontrare una delegazione degli ex lavoratori insieme al sindacato per discutere e aprire un tavolo di lavoro serio. Stiamo cercando di captare il malcontento dei lavoratori del magazzino Amazon di Passo Corese perché possano anche loro denunciare il comportamento immorale e vergognoso dell’azienda e delle agenzie per il lavoro lì operanti (Adecco e GiGroup) nell’utilizzo abnorme di personale precario.
Rimane il timore che a Fiumicino, con la prossima apertura del nuovo magazzino di Amazon, possa succedere la stessa sventura capitata a Colleferro e a Passo Corese, con migliaia di lavoratori svantaggiati utilizzati per pochi mesi come forza lavoro usa e getta, anche se si percepisce un fioco ottimismo che gli eventi futuri, dopo le proteste accorate, possano avere sviluppi più positivi.
Gli ex lavoratori non ce l’hanno con Amazon, ma con il sistema usato da Amazon nello sfruttare per pochi mesi i lavoratori precari della zona, bisognosi di lavoro, per poi buttarli via e sostituirli come fossero macchinari di cui disfarsene quando vogliono. Un sistema reso possibile anche grazie alla complicità delle agenzie per il lavoro che selezionano appositamente lavoratori svantaggiati per il loro uso illimitato consentito dalle leggi attuali. Nel presente della vicenda, ci batteremo comunque, con tutti i mezzi che prevede uno stato democratico, per un futuro migliore per noi e per le prossime generazioni.