Il calendario estivo de “Il Trovautore” di Fiuggi si apre sabato 26 giugno alle ore 18:00 presso l’Hotel Villa Igea con la presentazione del libro “L’eco della Germania Segreta” (OAKS Editrice) scritto dal professor Giovanni Sessa. Oltre all’autore interverrà nella presentazione il saggista e scrittore Giuseppe Del Ninno.
Il professor Giovanni Sessa è docente di filosofia e storia nei licei, già assistente presso la cattedra di Filosofia politica dell’Università “La Sapienza” di Roma e già docente a contratto di Storia delle idee presso l’Università di Cassino e del Lazio meridionale, e nel suo libro ha voluto tracciare, attraverso la biografia intellettuale di pensatori come Stefan George, Ludwig Klages, Ernst Jünger, Walter Benjamin e Karl Löwit, anche la storia della Geheimes Deutschland che, nata come mito molto prima della grande guerra, è proprio dalla sconfitta tedesca del 1918 che trae nuova linfa.
Il concetto di “nuovo inizio” espresso da questi circoli, che fa riferimento alla vocazione universalistica della Germania ed al “mito degli imperatori”, spinse politicamente questi intellettuali ad abbracciare l’opposizione conservatrice al regime nazista di Hitler giudicato come una “negazione” della vera anima tedesca. Proprio a causa delle politiche culturali del regime nazionalsocialista, i gruppi della Geheimes Deutschland subirono un ostracismo che è durato fino a qualche anno fa: nel corso dell’ultimo periodo infatti sono stati pubblicati importanti studi sulle figure di questa corrente culturale e politica che faceva riferimento – e non potrebbe essere stato altrimenti – alla Konservative Revolution ed alla concezione bismarckiana dello Stato tedesco (che, potremmo aggiungere, prendeva le mosse – il che non è di poco conto – dal “piccolo” Regno di Sardegna risorgimentale).
In realtà gli echi della “Germania Segreta” erano già riscontrabili in epoca guglielmina con l’opera del giovane critico letterario ed intellettuale nazionalista Friedrich Norbert Theodor von Hellingrath (morto in battaglia alla Somme nel 1916) al quale si deve la riscoperta del filosofo e poeta romantico Friedrich Hölderlin, la “guida spirituale” postuma dei gruppi della Geheimes Deutschland. Ma fu negli anni ’20 che attraverso le esperienze della Jugendbewegung e della Wandervögel, oltre che con la spinta letterario-intellettuale del George-Kreis che questo “eco” antico ed insieme moderno della “Germania Segreta” ebbe il suo periodo d’oro prima di inabissarsi nel tramonto della storia, non senza aver dato il suo contributo alla lotta contro il nazionalsocialismo con le opere e con l’esempio, su tutti quello del colonnello Claus Schenk von Stauffenberg, l’uomo che tentò di uccidere Hitler e che sul patibolo prima di morire ebbe il tempo di gridare “Viva la Germania Segreta!”.
Scrive Marino Fieschi che i testi di questi autori “sollecitano venerazione e rispetto per quelle estreme fiaccole nell’attuale notte del nichilismo passivo e perfetto” e l’alatrense Giovanni Sessa riesce, in un’opera densa e ricca di spunti, a spingere il lettore alla riflessione su quella particolare sensibilità che auspicava per la Germania – ma in sostanza anche per il mondo di oggi – una “nuova primavera”. Quella di Fiuggi è una presentazione da non perdere.
articolo a cura di Filippo Del Monte