La Compagnia Carabinieri di Cassino, con le sue articolazioni territoriali, ha intensificato i servizi finalizzati ad attuare una più incisiva e tempestiva azione preventiva e di contrasto alla commissione dei reati in genere. Particolare attenzione è rivolta ai luoghi della movida maggiormente frequentati dai giovani per reprimere lo spaccio di sostanze stupefacenti e l’abuso di bevande alcoliche, nonchè l’osservanza delle disposizioni anti Covid-19, così come all’individuazione dei soggetti dediti ad attività di tipo predatorio nei confronti di private abitazioni e degli esercizi commerciali.
In tale ambito, i militari della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile, a seguito di attività di indagine consistita in acquisizioni testimoniali e riscontri oggettivi, nella giornata di ieri – domenica 15 agosto 2021 – hanno denunciato in stato di libertà per somministrazione di bevande alcoliche a minori di anni 16 e omissione di soccorso una 53enne, già censita per tali specifici reati, titolare di un bar di Cassino.
I Carabinieri – inoltre – nel corso degli accertamenti che portavano al deferimento della donna, hanno effettuato una serie di controlli amministrativi serali presso i locali della movida di Cassino, finalizzati alla prevenzione del fenomeno del binge drinking (l’assunzione smodata di alcol, finalizzata a un rapido raggiungimento dell’ubriachezza e praticata generalmente in occasione di feste o durante il fine settimana) diffuso tra i giovani. In tale contesto, lo scorso 13 agosto la donna è stata di nuovo sorpresa mentre ancora una volta somministrava bevande alcoliche a minori di anni 16, venendo pertanto sanzionata amministrativamente e proposta alle competenti Autorità per la sospensione dell’attività per tre mesi.