Di seguito – integrale e senza modifiche – la nota inviata nel pomeriggio di oggi, 21 agosto 2021, a questa redazione dal neocostituito movimento “No Biodigestore”.
Il giorno agosto 2021 si è costituito il MOVIMENTO No Biodigestore Anagni, formato da liberi cittadini, associazioni e partiti politici. Gli aderenti hanno condiviso uno statuto e convenuto di continuare ad utilizzare come mezzo di comunicazione ufficiale la pagina Facebook “No al Biodigestore di Anagni”, sulla quale erano stati condivisi i precedenti comunicati. Il Movimento comunica quanto segue.
“IL NO DEI CONSIGLIERI DI MINORANZA FA (QUASI) PIÙ MALE DEL SÌ DEL SINDACO”
Ci sono molte iniziative in campo finalizzate a scongiurare la realizzazione del sovradimensionato impianto di biodigestione e compostaggio previsto sul territorio comunale di Anagni, in località Selciatella, ad opera della società ENERGIA ANAGNI srl, impianto che, contrariamente a quanto qualcuno sostiene, non è progettato con l’intento di smaltire i rifiuti della nostra comunità e che ad essa non apporterà un beneficio.
Ognuna di queste iniziative, sia chiaro, va supportata e incentivata ma è doveroso ricordare che tra queste ve ne sono alcune che risulterebbero più incisive. Si tratta di far muovere la politica, perché solo essa può, per il ruolo che le compete, debitamente supportata dalla cittadinanza attiva, tenere ben salde le redini di una opposizione forte contro gli interessi enormi di privati e contro decisioni calate dall’alto dalla burocrazia provinciale e regionale.
Ne ha dato esempio il Comune di Colleferro nella battaglia sugli inceneritori, con un Sindaco disposto ad contrapporre fisicamente il proprio corpo al passaggio di camion destinati agli inceneritori, e con un tessuto cittadino sensibile e compatto attorno a lui.
Ecco perché pensiamo che anche ad Anagni, sul tema del biodigestore, la politica debba esprimersi, e prendere posizione. Ecco perché una delle azioni da mettere in campo, la più importante, sarebbe la richiesta di un Consiglio Comunale deliberativo in cui venga dato mandato al sindaco di agire in tutte le sedi opportune per scongiurare l’avvento di questo impianto. Finora l’esposizione della compagine politica si è limitata ad un parere favorevole del Sindaco nei confronti del progetto, vincolato a tutta una serie di “a condizione che” e trincerato dietro la scusa che tutti gli iter autorizzativi dell’impianto sono in capo alla Regione. Sindaco il quale, da consigliere, approvò tra l’altro una “moratoria” nel 2017 contro l’installazione di questa tipologia di impianti sul nostro territorio.
Mentre i consiglieri di minoranza proclamano la loro contrarietà al progetto, e si appellano alla moratoria, di fatto già compromessa dal parere del Sindaco in conferenza di servizi, i consiglieri di maggioranza per lo più tacciono e, a sentir voci di popolo, sembra anche che qualcuno sia contrario all’impianto ma, ad oggi, un solo membro della maggioranza ha espresso pubblicamente la sua posizione per il NO, il consigliere Naretti.
Finora il consiglio comunale non si è ancora espresso con una votazione ed abbiamo solamente dovuto assistere ad un indecoroso spettacolo di presentazione del progetto da parte dei manager dell’azienda, senza contraddittorio e senza alcun parere del competente ufficio tecnico comunale, né dell’assessore all’Ambiente.
Riteniamo dunque opportuno che la politica cittadina si esprima ufficialmente in quello che è il suo consesso naturale, il Consiglio Comunale, così come avvenuto presso il vicino comune di Sgurgola il 30 luglio scorso.
La richiesta di Consiglio Comunale fu già avanzata da rappresentanti politici extra consiliari ai tempi dell’assemblea pubblica indetta dai consiglieri di minoranza l’8 luglio 2021 e successivamente reiterata da diverse associazioni tramite comunicati.
Come ultimo tentativo, un gruppo di liberi cittadini, associazioni civiche e partiti politici, costituitosi nel “Movimento No Biodigestore Anagni”, ha chiesto ed ottenuto un incontro, che ha avuto luogo il giorno 17/08/2021, con i consiglieri di minoranza (presenti i consiglieri Tagliaboschi, Di Giulio, Cardinali, Fioramonti, assente Tasca).
Obiettivo dell’incontro era appunto quello di esortare i suddetti consiglieri alla richiesta di convocazione urgente di un nuovo consiglio comunale dove presentare la proposta di delibera, per dare mandato anche all’amministrazione comunale di Anagni di adottare tutti gli atti opportuni e necessari per impedire la realizzazione dell’impianto. Al rifiuto da parte dei consiglieri, abbiamo rinnovato l’istanza con una lettera alla quale nessuno ha ritenuto opportuno rispondere.
Il categorico NO che riceviamo a fronte di una richiesta che ci sembra più che legittima, ci lascia interdetti. È bene ricordare a tutti che da cittadini votiamo i consiglieri comunali perché ci rappresentino in Consiglio, perché discutano in tale ambito le nostre istanze, prendendo posizioni e battagliando per esse se necessario.
Le motivazioni addotte per il diniego ci sembrano assolutamente poco convincenti. Chi era presente all’incontro ha potuto ascoltare una serie di scuse improbabili, una sequela di inverosimili scenari che, secondo i consiglieri, giustificherebbero il loro immobilismo su un’azione che, come già considerato, è primaria tra le prerogative del ruolo che rivestono.
Di fronte all’argomentazione “non abbiamo i numeri per avere la meglio in consiglio”, rispondiamo che non è questo un buon motivo per non contrapporre le proprie opinioni a quelle della maggioranza. Una maggioranza oltretutto che, di fronte alle responsabilità di una votazione che rimarrebbe agli atti, potrebbe scoprirsi non necessariamente compatta come sembra. Perché ognuno dovrà rispondere pubblicamente delle scelte che farà. E anche se la maggioranza votasse compatta per il si, sarebbe comunque un segnale ben preciso e in futuro, quando cominceremo a pagare il conto di questa scellerata scelta, sapremo esattamente con chi ce la dovremo prendere.
Di fronte all’argomentazione “temiamo che nell’ambito di tale consiglio, la nostra delibera sia emendabile al punto di vanificarne gli effetti” ricordiamo ai consiglieri che in primo luogo gli emendamenti andrebbero discussi durante l’assise e in secondo luogo possono comunque chiedere votazione sul testo da loro presentato. Ci saranno i cittadini ad ascoltare la discussione su eventuali emendamenti peggiorativi alla proposta di delibera. Se per assurdo poi vogliamo considerare che la maggioranza proponga addirittura un testo contrapposto, sarà ancora più chiara la distinzione tra chi vuole veramente difendere il nostro territorio e chi invece cerca di svenderlo.
Ci sarà davvero qualcuno che vorrà perdere la faccia nell’intraprendere azioni che comprometteranno ulteriormente l’integrità del nostro territorio? Noi lo vogliamo sapere con che gente abbiamo a che fare perchè è giusto che i cittadini sappiano chi non li tutela, per potersi a loro volta tutelare con la preferenza elettorale quando sarà il momento.
Come già preannunciato ai consiglieri, sia verbalmente che per iscritto, il loro rifiuto costringe il Movimento No Biodigestore Anagni a procedere con una iniziativa popolare di raccolta firme per far convocare il consiglio comunale. È giusto sottolineare che se la delibera fosse stata presentata dai consiglieri a tempo debito, non sarebbe inevitabilmente sfumata la possibilità di un eventuale ricorso al TAR da parte del Comune e ribadiamo che ci sembra un’assurdità non utilizzare uno strumento come quello del Consiglio Comunale per dirimere la situazione dal punto di vista politico, che è poi il piano principale su cui si giocano decisioni come questa. Soprattutto, ci sembra che la cittadinanza così non sia tutelata.
Ci teniamo a ribadire che questa non è una guerra ai consiglieri di minoranza. A nostro avviso tutte le azioni intraprese per contrastare il biodigestore, e che siano efficaci e trasparenti, vanno sostenute da parte di tutti, a prescindere da chi le proponga e le metta in campo. Tanto è che invitiamo i cittadini a continuare ad aderire alla raccolta firme per l’azione di autotutela presentata dai consiglieri, che anche noi, da cittadini, abbiamo sottoscritto. Ma, sempre da cittadini, non possiamo tacere di fronte a determinate scelte e posizioni.
Seguiranno azioni da parte del Movimento che però saranno NUDE perché non coperte dall’aiuto di coloro delegati a tutelare la propria cittadinanza.