Di seguito riportiamo integralmente e senza modifiche la nota inviata a questa redazione dal Movimento “No biodigestore ad Anagni”:
Il Movimento “No biodigestore ad Anagni” invita i cittadini a recarsi presso l’ufficio anagrafe negli usuali giorni di apertura, per sottoscrivere la Delibera di Iniziativa Popolare, redatta dal Movimento stesso, con la quale si chiede al Consiglio Comunale di Anagni di riunirsi, discutere e deliberare sull’impianto di Biodigestione e compostaggio proposto dalla società Energie Anagni in via Selciatella.
Perché un’altra firma? proviamo a spiegarlo. Le iniziative contro questo impianto sono diverse, segno che una grande parte della popolazione manifesta ferma contrarietà alla sua realizzazione, per alcune di queste iniziative sono richieste firme di sottoscrizione.
Intorno al 20 luglio è stata chiesta, da un gruppo di cittadini/e della Valle del Sacco, in parte poi confluiti nel nostro Movimento, la sottoscrizione di una petizione di denuncia rivolta a vari Enti, (Ministeri della Salute e della Transizione Ecologica, Regione Lazio, Prefettura di Frosinone, Provincia, ARPA Lazio e sindaci della Valle del Sacco). Veniva espressa netta contrarietà alla costruzione dell’impianto, evidenziando come non ci fosse stata nessuna iniziativa di informazione da parte delle competenti autorità. In pochi giorni sono state raccolte 1800 firme di sottoscrizione e la sollecita risposta del Prefetto di Frosinone con l’assicurazione dell’interessamento della Prefettura.
Con un’iniziativa autonoma, i cinque consiglieri di minoranza contrari al Biodigestore (Cardinali, Di Giulio, Fioramonti, Tagliaboschi, Tasca) hanno presentato alla Regione Lazio un’istanza di ritiro in autotutela della determinazione della Regione Lazio n. G07071 del 10/06/2021, con la quale veniva dato parere positivo alla Valutazione d’Impatto Ambientale per il biodigestore. Successivamente hanno organizzato una raccolta firme, tramite banchetti posizionati in varie località del Comune, per chiedere ai cittadini di avallare la richiesta di ritiro in autotutela.
Veniamo ora alla raccolta firme promossa dal movimento NO BIODIGESTORE ANAGNI: bisogna premettere che il consiglio comunale di Anagni non si è mai espresso nel merito della questione, e i cinque consiglieri di minoranza da noi interpellati non hanno ritenuto di voler richiedere la convocazione di un consiglio comunale dedicato.
Siccome lo Statuto del Comune di Anagni contempla uno strumento di democrazia diretta con il quale è possibile sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale una proposta di delibera, se la stessa proposta è sottoscritta da un numero di persone pari al 3 % degli iscritti nelle liste elettorali, il Movimento ha deciso di presentare una proposta di delibera di iniziativa popolare, appositamente redatta dopo un attento studio di tutta la problematica inerente.
Perché questa delibera possa essere accettata e discussa e si arrivi ad una deliberazione ufficiale del consiglio comunale di Anagni, massimo organo di democrazia rappresentativa della città, abbiamo bisogno di raccogliere circa 600 firme tra le persone iscritte nelle liste elettorali del Comune di Anagni.
Per questo vi chiediamo di andare a firmare, all’ufficio anagrafe, negli usuali orari di apertura al pubblico, per sottoscrivere la proposta di delibera di iniziativa popolare che permetterà, finalmente, ai consiglieri comunali di Anagni, di espletare il loro compito: il diritto /dovere di rappresentare a Palazzo di Iseo le legittime istanze dei cittadini e delle cittadine di Anagni che li hanno eletti.
Articolo a cura di Diletta Turrini