Ultima settimana di programmazione per l’interessante e finora seguitissima rassegna di spettacoli dal vivo “L’Alchimia del teatro” organizzati da Skyline Productions nell’ambito delle iniziative tese alla valorizzazione di Casa Barnekow.
La scelta di questo luogo – è scritto in una nota inviata a questa redazione – è dovuta al fatto che “si sposa perfettamente al titolo della rassegna. Questo perché l’alchimia e l’esoterismo sono due argomenti particolarmente amati dal proprietario storico della casa, il Barone svedese Alberto Barnekow”.
Di seguito gli spettacoli in cartellone a partire da domani – 21 settembre 2021 – per il quale ringraziamo la dott.ssa Velia Viti:
TERZA SETTIMANA
21 settembre – Naked
con Patrizio Cossa e Fabrizio Lobello
Due attori, un luogo, cinquanta minuti a disposizione. Tutto rigorosamente improvvisato. Gli attori vengono spogliati di tutto ciò che contribuisce normalmente alla messa in scena: non ci sono costumi, non c’è quarta parete, non c’è scenografia.
Ma soprattutto non c’è testo scritto. Il pubblico partecipa così ad una vera e propria epifania: gli attori a nudo con loro stessi non possono fare altro che immergersi e vivere i loro personaggi senza più confini di immedesimazione; diventano al contempo attori, sceneggiatori, autori, registi. Al cinquantesimo minuto la storia deve finire. Prima dell’entrata degli attori, una persona presa dal pubblico dispone in scena gli oggetti di base: un tavolo e due sedie. Quello sarà il set dal quale gli attori, una volta entrati, prenderanno spunto per l’inizio della storia.
22 settembre – Pasolini e lei
con Marcello Fiorini – Maria Inversi
Una visione di Pasolini anche sul femminile: figure di donna riservate, timide, complesse o problematiche, a cominciare dalla madre di Pasolini, donna idealista e dall’immensa curiosità culturale, arrivando poi Laura Betti ed Amelia Rosselli. Nello spettacolo – reading, alcune pagine sono dedicate a Pasolini intimo, ivi compreso un frammento della sua Medea di cui Pasolini recupera la parte più arcaica e apparentemente lontana dal nostro oggi.
23 settembre – Joseph ed Anna – Una storia
con Gabriele Carbotti
Una coppia come tante, tra tante. Una storia unica, come tutte le altre. Un racconto che immerge lo spettatore nella parabola di un amore, dal primo sguardo all’ultima parola detta. Tra cose non dette e segreti che rimarranno tali per sempre. Come in tutte le storie.
24 settembre – Erotica
con Tommaso Alfonsi e Maria Inversi
Il poeta greco Ghianni Ritsos è deceduto nel 1990 dopo aver pubblicato 250 libri tra poesia e rilettura di miti femminili (in chiave poetica). Proposto nove volte per il premio nobel alla letteratura (dato ad altri poeti greci), Ritsos vinse il premio Lenin; riconoscimento che dichiarò di amare più del Nobel poiché ambito premio letterario dedicato anche alla pace tra i popoli. Inviso ai regimi dittatoriali greci, subì censura e prigionia ma nonostante le gravose esperienze, la sua scrittura stupisce per lievità e profondità di sguardo sul mondo, sulla natura, l’essere umano e gli dei. La censura durata molti anni ha reso questo poeta meno conosciuto d’altri e si deve al lavoro di Nicola Crocetti, grecista e traduttore, amico del poeta dal 1972, la conoscenza di Erotica, come di altri testi di Ritsos.
29 settembre – Riprendiamo a parlare d’amore?
con Corrado Tedeschi
Per una sera, proviamo a non parlare di spread. Proviamo a non parlare di bund e di spending review. Per una sera proviamo a riparlare d’amore. Il “maestro” (di scuola o di cerimonie?) Corrado Tedeschi guida il pubblico nell’analisi dei vari aspetti del sentimento. Rifiutandosi di considerare l’amore una semplice reazione chimica, si tuffa nelle dinamiche dell’innamoramento: partendo dalle tenere dichiarazioni delle prime maldestre esperienze adolescenziali, passando per l’esplosione della passione, giunge infine al dolore della perdita, che rende immortale il sentimento. In un gioco con la platea, che è lo sviluppo degli esperimenti effettuati in 15 anni di repliche del fortunatissimo “L’uomo dal fiore in bocca”, Corrado guida i suoi spettatori in un percorso che coniuga l’esperienza vissuta alla poesia più alta (Dante, Yeats, Prevert e tanti altri), ricordando le sequenze cinematografiche che ci hanno maggiormente coinvolto. In modo sempre semplice e diretto. Alternando momenti di grande divertimento a momenti di forte commozione. Arrivando a concludere che, ancora oggi, “questo amore” è l’unica cosa che può tenderci la mano e salvarci.