Nel pomeriggio di ieri, presso una fabbrica di Cassino, un operaio di 57 anni è salito su una torretta, all’interno dell’opificio dove lavora, minacciando di gettarsi nel vuoto. L’uomo nella circostanza avvertiva, disperato, telefonicamente il figlio. Sul posto sono intervenuti immediatamente gli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Cassino, i Vigili del Fuoco ed il 118.
Dopo una lunga ed estenuante trattativa i poliziotti sono riusciti a far desistere l’uomo dal mettere in atto l’insano gesto e a farlo scendere dalla torretta su cui si era arrampicato. A spingere il 57enne a questa forma estrema di protesta è stata la comunicazione di licenziamento. “L’azienda ha fatto sapere che sta rivalutando la posizione lavorativa del dipendente, per una successiva riassunzione”, si legge nella nota inviata stamani a questa redazione dalla Questura di Frosinone.
“Non è così – spiega però il segretario organizzativo della Cisl Frosinone, Pasquale Legnante – secondo il quale l’operaio “non verrà riassunto. Era solo uno stratagemma quello messo in atto ieri dall’azienda per evitare che l’operaio potesse fare l’insano gesto. Ma la proprietà non torna sui suoi passi”.