Archi in sequenza e linee squadrate: come un piccolo ‘Colosseo quadrato’ il Palazzo della Civiltà Italiana che domina l’Eur. Di fronte invece le colonne sono quelle morbide che per secoli hanno retto gli acquedotti con cui Roma ha costruito la sua civiltà. Niente asfalto a terra: tutto è lastricato da sampietrini in tonalità diverse, dal grigio del basalto al rosa del granito fino al nero dell’ossidiana; al centro ci sono le strisce pedonali, realizzate inserendo i sampietrini con la testa in smalto bianco. Benvenuti al Padiglione 36 stand 46 del Cersaie, il tempio mondiale della ceramica: il luogo italiano dove le più grandi maison d’Europa presentano le loro novità.
È un’edizione speciale questa del 2021. È quella della ripresa, del Covid che finalmente inizia ad avere le briglie. Lì hanno dominato da sempre le grandi tradizioni nazionali. E quest’anno c’è anche una novità: si chiama Grestone ed è l’unico padiglione allestito dal Lazio.
È la sfida vinta dalla nuova pietra ceramica brevettata qualche anno fa dal gruppo Saxa Gres. Che ha salvato almeno quattro fabbriche destinate alla chiusura, convertendole all’economia circolare: la Grestone di Roccasecca con i suoi sampietrini, la Saxa Gres di Anagni con i suoi gres da esterni e gli spessorati autoportanti; la Tagina di Gualdo con le sue ceramiche di alta classe.
Quest’anno Grestone è diventata grande, ha preso un’intera area sulla quale ha ricostruito il Colosseo quadrato e gli acquedotti, lastricato i percorsi con i suoi sampietrini ed il suo gres. Sono quelli che negli ultimi due anni sano esposi sul mercato: da Roma Val d’Ossola a Fiuggi nella storica Piazza Spada, da via della Spiaggia a Fiumicino, fino a Manhattan o Coral Gables di Miami.
Il cliente chiede e Grestone realizza: fine delle montagne sventrate con gli esplosivi, la pietra ceramica viene creata in fabbrica, impiegando anche una componente di economia circolare, la cenere dei combustori che producono energia elettrica: fino a qualche tempo fa doveva essere interrata perché nessuno sapeva cosa farci.
Grestone quest’anno ha voluto fare le cose in grande. E far vedere le sue strade e le sue piazze. Usando anche un testimonial d’eccezione: Marco Materazzi, il campione del mondo che fece perdere la testa a Zidane. Ha sposato il progetto dell’architettura Green: è lui ad invitare, con la sua gigantografia, a visitare quello stand con l’eccellenza industriale della provincia di Frosinone.
Per fare quattro passi in quell’immenso stand, provando l’ebrezza di camminare nella nuova età della pietra del futuro. (Per chi volesse l’invito per l’ingresso omaggio è sufficiente andare sul sito www.cersaie.it).
“Nel corso dell’ultimo anno i prodotti realizzati negli stabilimenti della provincia di Frosinone – evidenzia il gruppo industriale con sede ad Anagni – sono stati particolarmente apprezzati sia in Italia che all’estero. C’è stato un notevole incremento sul mercato straniero e questo ci fa ben sperare per il futuro: non tanto sotto il profilo economico ma soprattutto su quello ambientale. Utilizzare la pietra – ceramica realizzata nei nostri stabilimenti di Roccasecca e di Anagni significa salvaguardare l’ambiente. In questo modo evitiamo lo sfruttamento del suolo, lo sfruttamento della manodopera minorile che è ancora un dramma in alcune zone estrattive; facciamo risparmiare spazio perché recuperiamo parte delle ceneri che prima venivano sotterrate. Ma soprattutto facciamo prodotti belli, funzionali e resistenti, del tutto alternativi a quelli tradizionali”.
nota stampa a cura dell’ufficio Comunicazione del gruppo Saxa Gres