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    Home » Città Novecento: martedì 19 ottobre la presentazione a Colleferro
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    Città Novecento: martedì 19 ottobre la presentazione a Colleferro

    13 Ottobre 202115 Mins Read
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    Il giorno 19 Ottobre 2021 alle ore 18.30 presso l’auditorium Morandi di Colleferro all’interno degli stabilimenti AVIO, si parlerà del ruolo fondamentale del comparto aerospaziale per il territorio di Colleferro e come alcune sinergie ben riuscite come quella tra il Comune e Avio, possono portare una comunità intera a pensare in grande e prevedere prossime tappe fondamentali di crescita ed espansione tracciando rotte ieri straordinarie ed oggi ordinarie per viaggiare nello spazio.

    Il film Città Novecento che sarà presentato nella rassegna Riflessi della Festa del Cinema di Roma, parla della storia di Colleferro dalle sue origini ad oggi e vede nella collaborazione con Avio delle grandi prospettive. DUBAI sarà una cornice importantissima per rilanciare questo territorio in chiave di avvicinamento allo spazio come risorsa e orizzonte da perseguire per le prossime tappe, quale terzo vettore aerospaziale.

    E’ quindi necessario prevedere dei momenti di comunicazione e di apertura al pubblico per veicolare dei contenuti che coinvolgano un numero sempre crescente di utenti. Lo spazio infatti è sempre meno una tematica elitaria, rilegata alla fantasia dell’individuo e sempre più una tematica alla portata di tutti, nell’ormai prossimo quotidiano delle generazioni future. Questo film prodotto dalla Filmedea s.r.l. con la regia di Dario Biello e le scene di fiction dirette da Pierluigi Ferrandini vede il protagonista Alessandro Haber in una passeggiata nel tempo che dalla genesi di un territorio reagisce a vari momenti di difficoltà e di imprevisti talvolta mortali per poi reinventarsi e riproporsi. Questa metafora è di grande ispirazione per i prossimi passi da compiere. La Filmedea compatibilmente con la coproduzione Luce Cinecittà e la distribuzione Rai intende fare una proiezione evento durante l’Expo di Dubai avendo già lavorato durante l’Expo di Milano al progetto Expo Story che ha avuto un grande successo di pubblico.

    E’ quindi in embrione una introduzione-intervista al CEO Giulio Ranzo che renderà ancora più attuale il film introducendo le tematiche al pubblico dell’Expo.

    Presente all’incontro il Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna, la produzione, il regista Dario Biello, e parte del cast tra cui l’ingegner Siniscalchi che ci darà la sua testimonianza attualizzando quanto successo nel passato in prospettiva futura.

    Città Novecento

    Paese | Country: Italia

    Anno | Year: 2021

    Colore | Colour /BN | BW: Colore e BN

    Formato | Format (es. 35mm, D-Cinema, HDCAM, 16mm, etc): ARRI RAW

    Durata | Runtime: 62’

    Lingua | Language: Italiano

    Interpreti | Cast: Alessandro Haber, Massimo Cacciari, Antonio Pennacchi, Marzia Marandola, Emilio Gentile, Maurizio Morandi, Claudia Conforti, Gianfranco Siniscalchi, Maurizio Morandi

    Regia | Director: Dario Biello

    Direttore scene di fiction | Fiction’s cut director Pierluigi Ferrandini

    Sceneggiatura | Screenplay: Dario Biello

    Fotografia | Cinematographer: Filippo Silvestris

    Montaggio | Editor: Filippo Silvestris, Luigi Gamba, Simone Colombo, Graziano Giordani

    Scenografia | Production Designer: Andrea Montesanti, Sofia Presta

    Costumi | Costume Designer: Cinzia Pagano, Cinemoda

    Musica | Music: Filippo Silvestris

    Suono | Sound: Daniele Macchini, Andrea Giannetta

    Produttore | Producer: Diego Biello

    Co-produttore | Co-producer: Enrico Bufalini

    Produzione | Production: Filmedea

    Co-produzione | Co-production: Istituto Luce

    Distribuzione italiana | Italian Distribution: Filmedea

    World Sales: Filmedea International Galleria Del Corso 4 Milano

    SINOSSI/ SYNOPSIS

    Archetipo della Città di Fondazione del ‘900. Oltre un secolo di progresso e sviluppo, raccontato da Alessandro Haber attraverso la fiction ambientata in una fabbrica e il suo centro abitato, dal Villaggio Operaio liberty, al piano di Riccardo Morandi, l’evoluzione urbanistica e sociale dalla città razionalista degli anni ’30, fino alla Città Aziendale del dopoguerra. Un viaggio tra il lavoro e l’innovazione tecnologica di una comunità che ha saputo rigenerarsi aprendosi al futuro, fino a diventare la prossima Capitale Europea dello Spazio.

    The archetype of a Twentieth-Century Foundation City. A site who started as a Liberty-style Working Class Village, then was consolidated in the Rationalist language of the Fascist period and the English Garden City, and developed, in the wake of the economic boom, into a Company Town. Through the strong interpretation of Alessandro Haber in the fiction and the interviews to Emilio Gentile, Massimo Cacciari, Claudia Conforti and Antonio Pennacchi and much more influential researchers and writers talking about the city of central Italy ready to be the European Capital of Space.

    NOTE DI REGIA

    Città Novecento nasce da un’intensa attività di ricerca sul tema delle Città di Fondazione, seguendo il solco tracciato dai riconoscimenti UNESCO al Villaggio Operaio di Crespi d’Adda, alla Città Aziendale di Ivrea e alla Città Razionalista di Asmara. Tre attestazioni di interesse universale su un tema storicamente rilegato nei contesti accademici. Con queste premesse si è avviata un’attività di divulgazione e rappresentazione su scala nazionale coinvolgendo studiosi, istituzioni, università e artisti, che insieme hanno reso possibile la creazione di una Rete di Città di Fondazione. L’opportunità di realizzare una serie di docufilm tematici è stato un passaggio scaturito dall’interesse emerso su questo tema e dalla disponibilità di documentazione visiva e grafica di altissima qualità, spesso ancora inedita.

    Colleferro, la Città Fabbrica della B.P.D., protagonista di questo esordio, grazie al titolo di Città della Cultura della Regione Lazio 2018, è stata l’occasione per ampliare il tema della Città di Fondazione con quello dell’innovazione tecnologica e del rapporto tra industria e centri abitati. Ulteriore elemento di interesse è quello dato dal progettista Riccardo Morandi, maestro dell’ingegneria del 900, salito alla cronaca con la tragedia del Ponte sul Polcevera, un’opera monumentale che vogliamo ricordare viva, proprio nei giorni nel quale viene pubblicato un documentario che celebra la sua demolizione.

    La Colleferro di Città Novecento è anche la Città dello Spazio, il Villaggio Operaio che si rigenera in oltre un secolo diventando oggi Capitale Europea dello Spazio. La genesi di questo docufilm si è intrecciata con la realizzazione di Spazio Colleferro, il progetto di restauro e allestimento dell’Istituto Professionale progettato da Riccardo Morandi, che diventerà centro di documentazione, biblioteca e museo della città con la narrazione che ritroviamo nel docufilm. Un’opera architettonica e audiovisiva che si sono contaminate e fuse in un progetto fisico, virtuale, divulgativo ed emozionale con un unico punto di vista coerente.

    Formalmente il format costruito ha uno sviluppo su 3 linee narrative, la prima quella della fiction, con la ricostruzione visiva storica affidata a Pierluigi Ferrandini e la narrazione di Alessandro Haber, la seconda linea è invece quella delle immagini di archivio, anche inedite, e la terza è l’approfondimento con il contributo, tra gli altri, di Massimo Cacciari, Emilio Gentile, Luigi Prestinenza Puglisi, Claudia Conforti, Maurizio Morandi e Antonio Pennacchi, nella sua ultima intervista filmata per il cinema.

    Città Novecento è dunque un’opera di sperimentazione e ricerca, con la quale vogliamo raccontare le città come luoghi nei quali fare impresa, innovazione, architettura e socialità identitaria, un viaggio che inizia dalla fondazione dei villaggi della rivoluzione industriale del XIX secolo e intende spingersi fino alle città della rivoluzione spaziale del XXI secolo.

    LA SERIE


    Città Novecento
    sarà il titolo di una serie di docufilm dedicati alla Città di Fondazione del XX e del XXI secolo, una produzione Filmedea che unirà le ricostruzioni storiche con la fiction di registi differenti in ogni episodio, con immagini, disegni e documentazione di archivio, anche inedita, e interventi di analisi e approfondimento dei principali testimoni, ricercatori e studiosi in materia.

    NOTE DI PRODUZIONE

    Produrre docu-fiction è stata una vera e propria rivelazione e intendiamo farlo sempre più spesso, un formato ideale per ricostruire con la fiction dei vuoti storici laddove non risultano esserci testimonianze audiovisive e magari costruendo la scena seguendo scrupolosamente come linea temporale le foto di repertorio. Un mix tra recitazione di bravissimi attori locali, interviste ad esperti della materia e restauro di filmati d’epoca magistralmente operato dai tecnici di Cinecittà Luce, il tutto accompagnato per mano da un protagonista d’onore che in questo episodio è stato l’intenso Alessandro Haber.  Abbiamo scoperto e approfondito con delle sceneggiature molte città e molte storie di personaggi illuminati che hanno fatto della loro vita un esempio, lasciando alle generazioni future complessi monumentali spesso dimenticati e sottovalutati, in primis da chi abita questi luoghi. Dare per scontato la storia di una città vuol dire non poterne percepire a pieno l’atmosfera e per chi fa cinema questa è una vera e propria missione. Portare alla luce storie di luoghi e di persone per promuovere dei percorsi turistici non convenzionali è sicuramente un percorso allettante da sviluppare in una serie che ci porterà dalle regioni italiane fino al Nord Africa, al Sud America e al Centro-Nord America, fino ai ghiacciai dei Poli. Nuove città fondate su misura rispetto alle nuove esigenze del pianeta, con nuovi paradigmi a tutela dell’ambiente e di chi lo abita. E’ evidente che questo prodotto fatto per il cinema e assolutamente godibile in sala, può diventare un prodotto spendibile sulle televisioni e sulle piattaforme che insegni cose nuove con un linguaggio non solo per addetti ai lavori. Una fiaba istruttiva per giovani e meno giovani poiché lega il passato al futuro con la storia di una comunità che si reinventa.

    CAST ARTISTICO

    ALESSANDRO HABER (ATTORE)

    Attore, regista e cantante. È appena ventenne quando recita per la prima volta in un film di Bellocchio, “La Cina è vicina”(1967), a cui seguono piccole parti per conto di numerosi registi importanti, come: i fratelli Taviani, Bernardo Bertolucci e Federico Fellini. Recita per Nanni Moretti in “Sogni d’oro”(1981) con Laura Morante; con Ugo Tognazzi e Philip Noiret in “Amici miei – Atto II”(1982), di Mario Monicelli; partecipa al film esordio di Gabriele Salvatores, “Sogno di una notte d’estate”(1983) e nel 1986 Pupi Avati lo scrittura per “Regalo di Natale”. Dopo aver vinto diversi Nastri d’Argento come attore, all’inizio degli anni 2000 esordisce in qualità di regista con “Scacco Pazzo”(2003). Rivela anche un altro grande talento scrivendo e cantando canzoni; il singolo che trova il favore del pubblico e della critica è”La valigia dell’attore”, composto per Haber da Francesco De Gregori.

    CLAUDIA CONFORTI (STORICA DELL’ARCHITETTURA)

    Architetto professore ordinario di Storia dell’Architettura alla Facoltà di Ingegneria di Roma Tor Vergata, ha insegnato a Firenze, l’Aquila e Parigi La Villette. E’ specialista di architettura e città dell’età rinascimentale e barocca e di architettura contemporanea. Ha pubblicato numerosi libri e saggi, tra cui “Giorgio Vasari architetto” (1993); “La città del tardo Rinascimento” (2005); “Giovanni Michelucci 1891-1990” (2006); “Richard Meier” (2009). fa parte della redazione di “Casabella”, di “Rassegna dell’architettura e urbanistica”, di “Aprosiana”; è consulente del Mibac per il progetto sperimentale degli Uffizi; è membro dell”Accademia Nazionale di San Luca, del Collegio dottorale di Ingegneria Edile-architettura di Tor Vergata e di Storia dell’Architettura di Firenze.

    MASSIMO CACCIARI (FILOSOFO)

    Filosofo e uomo politico italiano; professore emerito di estetica presso l’Università. di Venezia, deputato del PCI (1976-83), fu sindaco di Venezia dal 1993 al 2000, nell’ambito di uno schieramento di centrosinistra, e venne rieletto poi nel 2005, permanendo in carica fino al 2010. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali tra cui il premio Hannah Arendt per la filosofia politica (1999) e quello dell’Accademia di Darmstadt per la diffusione della cultura tedesca all’estero (2002). Tra le pubblicazioni più recenti: “Senza la guerra” (2016); “Occidente senza utopie” (2016); “Icone. Pensare per immagini” (2017); nel 2019, “La mente inquieta. Saggio sull’Umanesimo e Elogio del diritto”; nel 2020, “Le sette parole di Cristo” e “Il lavoro dello spirito”.

    EMILIO GENTILE (SCRITTORE E STORICO)

    Storico italiano, allievo di Renzo De Felice. Nella sua prima significativa monografia ha analizzato il ruolo della rivista La Voce nel panorama culturale e politico dell’età giolittiana (“La Voce e l’età giolittiana”, 1972), per poi iniziare a studiare la nascita dell’ideologia fascista (“Le origini dell’ideologia fascista”, 1975) e la figura di B. Mussolini (“Mussolini e La Voce”, 1976). Nel corso degli anni ha approfondito in particolare le ricerche sul fascismo e ha dato alle stampe numerosi saggi sui temi della modernità, della nazione, del totalitarismo, del pensiero mitico e delle religioni della politica. Grazie ai suoi studi ha vinto, tra gli altri, il premio Hans Sigrist dell’Università di Berna (2003) e l’onorificenza Renato Benedetto Fabrizi dell’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia (2012). Tra le sue opere più recenti: “Chi è fascista” (2019); nel 2020, “Quando Mussolini non era il Duce e Caporali tanti, uomini nessuno”. Considerato anche a livello internazionale il massimo storico italiano del fascismo, Gentile è docente di Storia Contemporanea presso La Sapienza di Roma.

    MARZIA MARANDOLA (STORICA DELL’ARCHITETTURA)

    Ingegnere, dottore di ricerca in Ingegneria Edile: Architettura e Costruzione alla facoltà di Ingegneria di Roma Tor Vergata. Dal 2011 è docente e ricercatore di Storia dell’Architettura alla facoltà di Architettura, Sapienza Università di Roma, dove dal 2012 è membro del collegio di dottorato in Storia e Restauro dell’Architettura. Ha tenuto lezioni e seminari in convegni internazionali presso atenei italiani e stranieri (Universidade de Brasilia, Harvard University, École Polytechnique Fédérale De Lausanne EPFL, Temple University in Rome, Universidad de Oviedo). Ha pubblicato numerosi saggi sull’architettura moderna e contemporanea, interessandosi particolarmente ai modi del costruire, alle tecniche costruttive e al loro rapporto con l’immagine e la bellezza dell’architettura. Ha pubblicato i volumi: “La costruzione in precompresso. Conoscere per recuperare il patrimonio italiano” (2009); “Richard Meier” (2009); “Giovanni Michelucci 1891-1990” (2006). Collabora abitualmente con riviste italiane e internazionali.

    ANTONIO PENNACCHI (SCRITTORE E OPERAIO)

    Scrittore italiano. Operaio presso l’Alcatel Cavi, si è dedicato alla politica dapprima nelle file del MSI e poi in quelle del Partito marxista-leninista Italiano. A cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta ha aderito al PSI, alla CGIL e poi alla UIL. Nel 1983 ha deciso di sospendere l’attività di attivista e di sfruttare un periodo di cassa integrazione per laurearsi in lettere e filosofia, iniziando in seguito la carriera di scrittore. Il suo primo lavoro, “Mammut”, è uscito nel 1995, seguito nello stesso anno da “Palude. Storia d’amore, di spettri e di trapianti”. Nel 2003 esce “Il fasciocomunista. Vita scriteriata di Accio Benassi”, romanzo autobiografico da cui nel 2007 è stato tratto il film “Mio fratello è figlio unico”, diretto da Daniele Luchetti. Nel 2010 ha pubblicato “Canale Mussolini”, finalista al Premio Campiello e vincitore tra gli altri del Premio Strega. Tra e pubblicazioni più recenti: “Il delitto di Agora” (2018), rivisitazione del thriller “Una nuvola rossa” pubblicato nel 1998, e “La strada del mare” (2020).

    GIORGIO NOVELLO (AMBASCIATORE, S.V.P AVIO)

    Ambasciatore d’Italia presso il Regno di Norvegia. Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e la specializzazione in Scienze Politiche a Padova, presso l’eccellente scuola di preparazione alla carriera diplomatica. Sono seguiti ulteriori studi all’ENA di Parigi e alla London School of Economics a Londra, e una triennale attività di docente di Relazioni internazionali all’Università di Trieste. Ha costruito la sua professione di diplomatico, a Roma, in Africa, a Parigi, Londra, Bonn, Berlino e Vienna, in tanti incarichi che lo hanno via via visto attivo presso governi esteri e organizzazioni internazionali, nei settori politico, economico e culturale, come “funzionario tedesco con passaporto italiano” e ora come Ambasciatore d’Italia in Norvegia e in Islanda.

    LUIGI PRESTINENZA PUGLISI (CRITICO DELL’ARCHITETTURA)

    Critico di architettura, laureato in architettura e specializzato in pianificazione urbanistica. Ha scritto testi per la RAI e svolto ricerche per il CNR. Coordina le sezioni “Scritti” e “Grandi Eventi” della Universale di Architettura, fondata da Bruno Zevi; le collane “Architettura oggi, nuove tendenze” e “L’architettura in pratica”. Ha scritto “Rem Koolhaas, trasparenze metropolitane” (1997); “HyperArchitettura, spazi nell’età dell’elettronica” (1998); “This is Tomorrow, avanguardie e architettura contemporanea” (1999); “Zaha Hadid” (2001); “Silenziose Avanguardie, una storia dell’architettura: 1976-2001” (2001); “Tre parole per il prossimo futuro” (2002); “Introduzione all’architettura” (2004). Insegna “Storia dell’architettura contemporanea” all’Università di Roma La Sapienza.

    MAURIZIO MORANDI (PROFESSORE DI ARCHITETTURA)

    Professore ordinario di Urbanistica in pensione. Laureato in ingegneria edile a Roma La Sapienza e Libero docente in architettura e composizione architettonica, ha insegnato nella Facoltà di ingegneria di Trieste, nella Facoltà di architettura di Pescara, nella Post Graduation in Urbanistica  presso l’Ecole Polytecnique di Algeri e nella Facoltà di architettura di Firenze, dove ha insegnato Analisi dei sistemi urbani e Urbanistica dal 1994 al 2013. Tra i libri più recenti si ricordano: “Progettare una strada, Progettare la città. La via Emilia a Modena” (2003); “Fare centro” (2004); “Materiali per il progetto urbano EdA n. 5” (2008). Negli ultimi anni ha organizzato convegni, pubblicato saggi e curato due volumi sulla diffusione insediativa, individuata come ambito urbanistico sul quale impostare progetti di riqualificazione ambientale.

    DARIO BIELLO (REGISTA)

    Autore di “Città Novecento”, Direttore Artistico, Giornalista e Coordinatore di progetti di architettura, design dello spazio pubblico, sistemi territoriali, iniziative di divulgazione culturale e di comunicazione visiva multimediale. In ambito audiovisivo ha lavorato principalmente come Location Manager e Art Director per produzioni cinematografiche e corporate.

    FILMEDEA S.R.Lè una società di produzione e distribuzione indipendente specializzata in prodotti cinematografici e audiovisivi sperimentali. Questa azienda si avvale della collaborazione di professionisti specializzati nel settore e può attivare dei collettivi in grado di soddisfare ogni esigenza del mercato dal video aziendale alla produzione internazionale di film per il cinema e le moderne piattaforme on-line. Negli anni Filmedea ha collaborato con le più grandi società di produzione come Warner Bros, Summit Entertainment, 20th Century Fox, Legendary Entertainment, Indiana film, Colorado film, American Zoetrope, Arteon, Colorado, Indiana e attualmente è legata come piattaforma europea a due grandi figure dell’industria Holliwoodiana come la FR production di Fred Roos e la AtmosphereMM di Mark Canton. Di recente ha realizzato un documentario per Discovery Channel sui sopravvissuti nel deserto e ha collaborato con i The Jackal a varie produzioni Web e Tv. Tra i clienti che hanno scelto Filmedea ci sono: Fendi, La Perla, Tod’s, Gardaland, Diesel, Lego, Quadrante Europa, Ser.i.t., The Jackal, BMC, Acque Veronesi, Lerdammer, Fiaip, Tecnored, Manni group, Lardini, Fiat 500, Jeep, EMI e molte altre.

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