Mostre, concerti, il volo pacificatore di due colombe bianche liberate da due bambine: sono queste le immagini della giornata che resterà negli annali della città, con l’emozionante inaugurazione del nuovo palazzo comunale di Frosinone. “L’apertura al pubblico del nuovo Palazzo comunale, nella parte alta della città – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – restituisce al capoluogo una pagina importante della propria identità, storica e culturale dopo che la sede municipale era stata bombardata e distrutta nel corso dell’ultimo conflitto bellico, nell’autunno del 1943.
L’inaugurazione della nuova casa comunale, dopo la terza guerra mondiale rappresentata dalla pandemia, avviene in un particolare momento storico: 78 anni fa la vecchia sede comunale, simbolo dell’identità di una intera comunità, venne rasa al suolo. Oggi, in un’altra data da non dimenticare – quella della retata nazista al ghetto di Roma – siamo riusciti a ricostruire il senso di appartenenza a un territorio, rafforzando i valori della coesione sociale, della solidarietà, dell’identità”.
Il nuovo palazzo comunale di via Plebiscito ospiterà, oltre agli uffici comunali (segreteria generale, ufficio di gabinetto, CED, personale, avvocatura) anche diverse attività culturali, con la pinacoteca, la cui prima mostra è stata curata da Alfio Borghese, e la sezione romana all’interno di quelli che erano i caveau della banca d’Italia. Senza dimenticare l’ampia terrazza da cui scorgere i comuni limitrofi, da ammirare tramite i binocoli panoramici.
“Ringrazio gli assessori e i consiglieri comunali che hanno creduto in questa scommessa, in un progetto che sembrava impossibile“.
Il sindaco, Nicola Ottaviani, ha poi ringraziato le autorità presenti e tutti coloro che hanno reso possibile l’inaugurazione del nuovo Palazzo comunale, “dall’Assessore Riccardo Mastrangeli che ha portato avanti l’operazione finanziaria, a Pasquale Cirillo che ha curato il contratto con la Banca d’Italia. E poi, per il Comune, tutto il personale degli uffici. La segreteria generale, con il segretario dott Angelo Scimè; l’ufficio di gabinetto con la responsabile Alessia Masi, unitamente a Simona Scaccia, Sisto Bracaglia, Ilaria Ferri; l’ufficio servizi tecnici, con il dirigente arch Elio Noce e il geom. Salvatore Cirillo; il Ced, con il responsabile ing. Sandro Ricci; il museo comunale, diretto dalla dott.ssa Maria Teresa Onorati, con tutto lo staff. A loro vanno ad aggiungersi le decine di imprese e le centinaia di lavoratori che in questi mesi hanno ristrutturato la nuova sede, con l’allestimento degli spazi culturali e di socializzazione: le cooperative che lavorano per il Comune, e il personale di viabilità, immobili e segnaletica stradale, insieme a tutti i settori. Grazie a Gws solution di Paolo Salati che ha curato l’illuminazione; Porsenna Santini srl per le infrastrutture di rete; Coppotelli, Archilletti Giovanni, Mondo mobili e Finelli per l’arredamento, alla ditta Vellardi per i binocoli panoramici, al restauratore Massimo Nobili, alla falegnameria di Paolo Colasanti, ai decori di Vincenzo Ferrante. Grazie a Sdn Consulting SAS, a PM costruzioni di Perciballi Massimo, a Vivai Fontana, a CFC srl di Puca Anna. Ancora grazie ai vivai Pavia, alla tipografia Editrice frusinate, a Bcm di Massimo Bianchi, Erniflex, gli architetti Maurizio Ciotoli e Luca Oropallo, con Daniele Palmesi; la multigrafica di Antonio Facci; Ferdinando Potenti; bar Tucci e Osteria Santa Lucia; De Vizia; l’impresa di pulizie di Fiore Walter; De Vellis servizi globali; strumenti musicali Puparo; Centro Italia marmi di Coreno Ausonio; Marcello Nanogitis; Antonio Antonucci per il lavoro sull’archivio della segreteria.