La proposta di iniziativa popolare di deliberazione del movimento “No biodigestore Anagni” passa al sindaco per la convocazione del consiglio. Nella seduta della Commissione ambiente di ieri la proposta di delibera firmata da 600 cittadini ha superato l’esame del tecnico e dovrà essere discussa e votata, così com’è.
“Dopo l’intervento tecnico, invece che concludere l’istruttoria e passare il tutto al Sindaco per una sollecita convocazione del Consiglio, la maggioranza ha colto l’occasione per far verbalizzare una comunicazione concordata, dalla quale peraltro il Consigliere Naretti si è dissociato, in cui ha impropriamente annunciato a tutti che proporrà emendamenti alla delibera in sede di Consiglio“; è quanto si legge in una nota inviata a questa redazione dal movimento.
“A ciò – è scritto ancora nella nota – è seguito un lungo, inutile e stucchevole contraddittorio con l’opposizione sulla questione del biodigestore ed alla richiesta del Segretario di concludere l’istruttoria con una relazione, i consiglieri presenti hanno dichiarato che non era necessario. Ciò significa che ieri la Commissione Ambiente, invece che istruire a dovere una proposta di iniziativa popolare, ha snaturato sia le sue funzioni sia la ratio dell’istituto della petizione popolare, per diventare mera vetrina dell’annuncio ad effetto della maggioranza e un superfluo confronto dialettico che ha abusato della presenza della nostra delegazione“.
“L’annuncio – spiegano i responsabili del movimento “No biodigestore Anagni” – è stato chiaro, inequivocabile e vergognoso. Proporre emendamenti significa non voler votare la proposta popolare. Significa non voler rispettare la volontà dei cittadini e voler perdere tempo. Significa voler stravolgere, probabilmente a fini puramente propagandistici se non addirittura di boicottaggio, la proposta avanzata da seicento elettori che dimostra la ferma contrarietà ed opposizione al progetto di biodigestore in Località Selciatella da parte dei cittadini anagnini”.