La frana di Montemarino sotto la lente del movimento civico Cittatrepuntozero. Il consigliere comunale Fernando Fioramonti ha depositato nelle scorse ore un’interrogazione indirizzata all’assessore all’ambiente Vittorio D’Ercole al fine di conoscere “se sia stata garantita la regimentazione delle acque superficiali dei fossi/cunette stradali insistenti su tale via nel periodo precedente alla frana; se sia stata effettuata regolarmente la manutenzione idraulica della strada oggetto della frana; se è stato stabilito il cronoprogramma di ripristino della viabilità della strada sia pedonale sia automobilistica; se sia stato presentato progetto di finanziamento dei lavori alla Regione Lazio o al Ministero dell’Ambiente; se sia stato elaborato un nuovo progetto o ripresentato il vecchio progetto della Giunta Bassetta; se siano stati interessati gli organi e/o enti competenti in materia per valutare il rischio idrogeologico della zona ed i pareri da questi rilasciati; se sia stata quantificata l’entità dei danni occorsi alla famiglia che ha subito lo sgombero e ai residenti della zona per l’impossibilità di utilizzo della strada; se eventuali inadempienze siano da imputare a privati o agli uffici competenti per territorio; se sia da ravvisare un danno economico a carico dei cittadini di Anagni“.
Un atto importante che, ha dichiarato il consigliere Fioramonti, “ha lo scopo di ottenere risposte da una giunta che da 10 mesi è completamente immobile sulla questione relativa alla frana di Montemarino. I residenti della zona hanno tutto l’apprezzamento e la vicinanza mia e del movimento Cittatrepuntozero in questa battaglia. La situazione è imbarazzante da un punto di vista amministrativo e di civiltà. In dieci mesi non si è mosso un dito per ovviare al problema, e solo ora, con la stagione delle piogge iniziata, si sono avviati esclusivamente i lavori per mettere provvisoriamente in sicurezza la zona ma non i lavori di ripristino della strada e della viabilità. Non è accettabile che un’intera zona sia costretta a restare, praticamente, isolata per dieci mesi e costretta ad utilizzare un’arteria viaria alternativa con disagi di non poco conto. La sottostante strada provinciale è praticamente congestionata da dieci mesi e l’inquinamento ha raggiunto livelli consistenti. Senza considerare le spese aggiuntive di carburante ed altro che i cittadini residenti sono costretti a sostenere da un anno, senza che l’amministrazione comunale se ne curi. Solidarietà e vicinanza anche alla famiglia che ha subito lo sgombero ed ancora non può rientrare nella propria abitazione“. Il Movimento Cittatrepuntozero prosegue: “L’immobilismo di questa amministrazione merita censura ad ogni livello. Non è stato mosso un dito in dieci mesi in favore della risoluzione della problematica: la stagione invernale è riniziata e le piogge scendono copiose e solo ora è stata avviata, salvo poi subito fermarsi per maltempo, la messa in sicurezza della zona. La strada franata è ancora lì e niente è cambiato da quel 2 gennaio. Siamo vicini ai residenti e mettiamo a disposizione loro e delle loro famiglie tutte le nostre competenze, politiche, sociali e legali per cercare di denunciare la situazione e risolvere i loro problemi al fine di costringere l’amministrazione ad avviare tutti gli interventi al più presto. Quanto ci sono costati questi dieci mesi di immobilismo in tema di perdite economiche per le persone coinvolte? E quanto in termini di inquinamento e viabilità? I responsabili di questi ritardo devono essere necessariamente chiamati a risponderne“. Infine il movimento annuncia “Nei prossimi giorni incontreremo i residenti per metterci a loro servizio e contribuire a sostenere la loro battaglia”.