Giovedi 18 novembre alle 18.00 nella Sala della Ragione del Palazzo Comunale verrà inaugurata la Biennale di Arte Contemporanea “Maestri del 900, contaminazioni tra pittura e musica” curata da Alfio Borghese e Martina Bocconi.
Si tratta di una raccolta di opere che rappresentano i più noti e importanti artisti del secolo scorso, a partire dalle ardite prospettive di Salvator Dalì, al verismo di Gregorio Sciltian, ai delicati disegni di Giovanni Colacicchi che ha decorato il Palazzo della Provincia, ai decisi colori di Domenico Purificato che ha affrescato il salone della Prefettura e ornato con due tele la cattedrale di Frosinone, ai quadri di Manlio Sarra ed Eliano Fantuzzi, presenti nella Chiesa di Santa Maria. Non mancano le opere di Mario Schifano, Umberto Mastroianni, Ennio Calabria, Gianpistone noto per le sue cupole delle chiese di Roma, e Novella Parigini che è stata la pittrice di moda della Capitale lanciando la stagione della Dolce Vita.
Accanto a Lei Mario Russo, l’artista amico di Fellini, autore di tanti ritratti del mondo del cinema e dell’aristocrazia, dalla Magnani a Carla Fracci, a De Filippo, a Moravia, a Lante della Rovere e a Valeria Marini. Ed ancora Enotrio e Alessio Paternesi, il grande Aligi Sassu, Gino Guida e i suoi ritratti minimalisti, i colori di Michele Cascella e il famoso ritrattista delle regine, Pietro Annigoni, accanto al delicatissimo Giovanni Omiccioli, al siciliano Andrea Vizzini e all’abruzzese Ireneo Janni, i dissacranti Mino Maccari e Franz Borghese, Daniela Romano e Francesco Messina per continuare con le opere devastanti di una certa borghesia di Alberto Sughi. E poi Patrizia Molinari e Alfio Mongelli, che hanno insegnato all’Accademia di Belle Arti di Frosinone, Vittorio Miele, Ettore Gualdini, Vanni Filocamo, Gian Carlo Riccardi e Italo Scelza, artisti della nostra Ciociaria, Massimina Pesce vissuta all’Aquila, Juliano Kattinis con le sue stravaganti opere, Alfio Igliozzi di Alatri, per concludere con Luciano Ventrone, che ha introdotto in Italia la pittura iperrealista, definito da Federico Zeri “il Caravaggio del XX secolo”, morto a 78 anni nella sua casa di Collelongo in provincia dell’Aquila nell’aprile del 2021. E Michele Rosa, il poeta delle modelle, famoso per i suoi nudi, fondatore della Saletta Gualdini,che ha resa Sora ancora più apprezzabile dai turisti per le sue opere in vari siti tra cui il Palazzo del Comune, anch’egli scomparso recentemente, nel giugno scorso, all’età di 96 anni.
50 quadri per illustrare un secolo carico di storia, nel quale l’arte italiana non è stata seconda a nessuno, con artisti conosciuti in tutto il mondo, oggi spesso dimenticati.
La mostra, patrocinata da Regione Lazio e Provincia di Frosinone, sarà visitabile fino al 30 novembre.
In occasione del vernissage ci sarà un accompagnamento musicale curato dal conservatorio Licinio Refice di Frosinone.