Secondo quanto riportato nello schema inviato a questa redazione dall’ufficio stampa dell’ASL di Frosinone, nelle ultime 24 ore – in provincia di Frosinone – sono stati registrati 82 nuovi casi di persone positive alla Sars-Cov2 a fronte di 1693 tamponi processati.
Ieri – martedì 16 novembre 2021 – i nuovi positivi erano stati 74 e i tamponi processati 1643.
Il numero dei negativi è pari a 36, i ricoverati – attualmente – sono 23.
Non sono stati registrati decessi.
Somministrazione di terapia con anticorpi monoclonali
La ASL di Frosinone si prepara ad aumentare la somministrazione di terapia con anticorpi monoclonali per i pazienti contagiati dal Covid-19 affetti da polmonite.
“Nella lotta contro l’infezione da COVID 19 – si legge in una nota inviata dall’ASL di Frosinone a questa redazione – oggi, rispetto alle prime ondate, esistono armi in più che possono, in casi selezionati, ridurre l’ospedalizzazione del 50%, dare sieronegativizzazione e inversione della sintomatologia”. Questa arma terapeutica sono gli anticorpi monoclonali.
“Si tratta di molecole proteiche con elevata affinità per il sito recettoriale della proteina Spike del Sars-Cov2. Questa affinità permette di bloccare la sede di accesso del virus alla cellula, impedendone la penetrazione e quindi lo svilupparsi della malattia.
In questo momento epidemico i soggetti di cui viene accertata la positività e rientranti nelle categorie previste possono trovare grande vantaggio da questa terapia se eseguita precocemente dall’inizio dei sintomi.
La ASL esegue fin dalla loro introduzione la terapia con anticorpi monoclonali, in questi giorni ha potenziato questa attività sia aumentando le potenzialità del centro di somministrazione, sia istituendo una Centrale Operativa che coordinerà le attività.
Ai soggetti ai quali viene comunicata la positività del tampone dal servizio di Igiene Pubblica della ASL saranno fornite le informazioni sulla terapia, effettuata la valutazione delle caratteristiche cliniche richieste (categorie identificate da AIFA: soggetti di età > 65 anni, immunodepressi primari e secondari, bronchitici cronici, cardiopatici, pazienti obesi con body mass index > 30, soggetti con patologie neurodegenerative, ipertensione con danno d’organo, diabete mellito scompensato con Hb glicosilata > 9) e, se presenti, i soggetti saranno avviati al Centro di somministrazione.
Importante per avviare più precocemente possibile i pazienti a questa terapia è la collaborazione dei medici di medicina generale che sono fin dall’inizio della pandemia accanto alla ASL nella lotta sia attraverso la campagna di vaccinazione sia nell’indirizzare i propri pazienti.
“Quindi soprattutto oggi in questa delicata fase della pandemia è importante essere informati sulle varie strategie terapeutiche e affidarsi ai consigli dei sanitari. L’Azienda ribadisce, l’importanza della scrupolosa osservanza delle regole di comportamento, l’uso della mascherina e soprattutto che il completo ciclo vaccinale rimane la soluzione principale per ottenere l’immunizzazione delle persone”.