Una seduta di consiglio comunale dai toni particolarmente accesi quella che si è svolta ieri pomeriggio – giovedì 25 novembre – alla sala della Ragione del palazzo comunale con due, importantissimi, punti all’ordine del giorno da discutere: il primo riguardante la contestazione della situazione di incompatibilità dei consiglieri comunali Fernando Fioramonti e Valeriano Tasca ex art. 69 comma 1 del D.Lgs 267/2000, l’altro riguardante la proposta di iniziativa popolare avente ad oggetto “progetto di impianto di biodigestione e compostaggio proposto dalla Energia Anagni in località Selciatella di Anagni”.
Una seduta di consiglio “surreale”, così l’ha definita il consigliere comunale Fernando Fioramonti che, a partire da oggi, così come il suo collega di opposizione Valeriano Tasca, ha dieci giorni per produrre le proprie controdeduzioni e osservazioni alla decadenza o per eliminare la causa di incompatibilità consistente nell’ipotesi di lite pendente con l’ente comunale dovuta all’apposizione della firma in calce al ricorso al TAR contro la realizzazione di un impianto di biodigestione di rifiuti in località Selciatella di Anagni.
“Durante l’arringa – ha spiegato Fioramonti ad anagnia.com – il sindaco ha fatto riferimento alla legge da seguire e poi, dopo che si era votata la mia contestazione di incompatibilità, nel punto successivo all’ordine vengo a scoprire che il segretario aveva acquisito un parere legale sulla vicenda. Tra l’altro un parere legale mai ricevuto e che neppure era presente nella cartellina degli atti del consiglio che ci consegnano prima di ogni seduta. Si sono riempiti la bocca del rispetto delle regole e poi loro sono i primi a non applicarle. Mi hanno impedito di svolgere al meglio il mio compito di consigliere comunale, violando il TUEL. Mi riservo comunque di adire per tutte le vie consentite per legge per questa grave mancanza“.
Per quanto riguarda l’altro punto all’ordine del giorno, la discussione è stata rinviata alla prossima seduta di consiglio comunale – e a dopo la convocazione di un’apposita seduta della commissione ambiente, che probabilmente si terrà il prossimo martedì alle ore 18.00; un rinvio che rivela di fatto l’intenzione della maggioranza di proporre un emendamento alla proposta stessa che, però, secondo le associazioni firmatarie e secondo – anche – i consiglieri di minoranza, ne stravolgerebbe il senso e il fine.
Ad illustrarne i contenuti e l’importanza, dopo la lettura integrale del testo da parte del presidente del consiglio comunale Davide Salvati, era stato l’avv. Costantino Santovincenzo il quale “a nome di tutti i cittadini di Anagni” ha chiesto al consiglio comunale “di non emendare la proposta di delibera; ciò non solo per rispetto nei confronti dei firmatari e per coloro che l’hanno posta alla vostra attenzione ma perché qualsiasi emendamento andrebbe ad inficiare la genuinità dal volere popolare“.
“Qualora intendiate modificare la proposta di delibera – ha poi aggiunto l’avv. Costantino Santovincenzo – dovrete rispondere poiché, a nostro avviso, chi vota a favore agli eventuali emendamenti, è anche favorevole al biodigestore. Con tutto ciò che ne consegue”.
Intanto, le associazioni che fanno capo al movimento “No al biodigestore” – che già ieri mattina erano uscite con una dura nota stampa, qui pubblicata – promettono di rivolgersi alla Procura della Repubblica, al Prefetto, allo stesso segretario comunale: “ci sono tanti punti non chiari; è evidente che la maggioranza, e lo stesso sindaco, sono favorevoli alla realizzazione di questo impianto nella nostra città”.