Fino al 1979 le donne pigliesi in dolce attesa, non venivano ricoverate negli ospedali o nelle cliniche per dare alla luce un figlio, ma partorivano in casa, aiutate appunto dalla mammana che, per la notorietà del ruolo svolto, resta una particolare figura nella storia del paese.
L’ultima ostetrica a Piglio è stata Carolina Bosco nata a Torre de’ Passeri (Pescara) nel 1911 proveniente da Camerino (Macerata).
Dopo aver seguito con grande profitto gli studi di Ostetricia nell’Università di Camerino, aveva vinto il concorso di “levatrice” per esercitare la sua professione nel territorio pigliese.
Ben preparata professionalmente, piena di entusiasmo e di slancio umano, doti caratteristiche della sua personalità che avevano sempre animato ogni sua azione, conquistò in brevissimo tempo la fiducia della popolazione, principalmente delle donne che a lei si rivolgevano per consigli sulla gravidanza o nella imminenza del parto.
Pur di fronte a molteplici avversità e rivalità ambientali e professionali è stata sempre pronta, corretta e disponibile nelle ore del giorno e della notte, anche durante l’infuriare della guerra e dei bombardamenti.
La “mammana” Carolina, principalmente a piedi o a cavallo di muli e di asini, raggiungeva le abitazioni delle partorienti, dislocate nel centro storico, in periferia e nelle lontane contrade del vasto territorio comunale, ed in quei cascinali approntava sane e pulite sale operatorie, coadiuvata e guidata a volte dal dott. Luigi Fargnoli di Pignataro Interamna.
Nei suoi 40 anni di onorato servizio dal 1939 al 1979 ha aiutato a nascere migliaia e migliaia di bambini come ricordò ai presenti il parroco don Bruno Durante nell’omelia della Messa funebre.
Carolina Bosco nell’anno 1988 era stata premiata dall’ostetrica Tilde Fiore, presidente dell’Ordine Provinciale delle ostetriche di Frosinone, insieme ad altre sei colleghe per aver dato “una vita per la vita nascente” nel corso di una cerimonia altamente commovente.
La “mammana” Carolina, vedova Ambrosetti, scomparsa nel 1989, all’età di 78 anni con la commozione e il ricordo di tutti i concittadini, avrebbe compiuto i suoi 110 anni proprio quest’anno.
articolo a cura di Giorgio Alessandro Pacetti