Ultima assemblea pubblica programmata per il movimento “No biodigestore Anagni” che ieri pomeriggio – sabato 4 dicembre 2021 – in piazza G. Marconi di Anagni ha dichiaratamente “sospeso” le proprie attività in virtù – anche – della recente approvazione della delibera di iniziativa popolare nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale.
“Non la fine delle nostre attività, ma solamente la fine di uno dei percorsi iniziati per opporci al progetto – ha spiegato l’avv. Luca Santovincenzo, primo a prendere la parola – la chiusura come vedete la facciamo nel nostro luogo simbolo. Porta Cerere identifica tutti noi ed oggi possiamo dire che identifica l’intera città unita nella lotta al biodigestore. Questa porta il 24 giugno qualcuno l’aveva aperta ai rifiuti e aveva messo anche il tappeto rosso. Ma molti anagnini quel giorno hanno alzato la testa. Hanno capito che la Città doveva essere salvata. E hanno deciso di chiudere Porta Cerere ai rifiuti. Oggi tutta Anagni dice NO e questo è accaduto grazie alla determinazione, all’impegno e alla passione di chi è partito dal basso. Possiamo dirlo forte!”.
Giovedì scorso – lo ricordiamo – il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta popolare. “Non siamo entusiasti e non siamo soddisfatti. Noi saremo soddisfatti solamente quando questo progetto sarà bloccato definitivamente. E oggi purtroppo non lo è“; ha aggiunto Santovincenzo.
“Abbiamo detto che l’emendamento era inammissibile e lo avevamo segnalato a chi di dovere. Ma soprattutto abbiamo detto una cosa. Il popolo va rispettato. La proposta del popolo va votata e chi l’ha stravolge deve spiegarlo al popolo. Da lì è nato il compromesso, un compromesso che non è uscito da noi, non è stato discusso da noi e non è stato avallato da noi. Perché noi non siamo nessuno. E’ stato un compromesso politico ed è stato concordato con i consiglieri di opposizione”.
L’emendamento – dunque – è stato ritirato e si è deciso di fare una modifica diversa e parziale alla proposta popolare.
“Da domani noi vigileremo che facciano il loro dovere – ha affermato l’avv. Santovincenzo – dovranno aderire ai ricorsi al TAR ed agire in tutte le sedi, anche presso SAF, Regione e Ministero. Il 2 dicembre 2021 è stata una data storica per la Città. Perché si è aperta una strada. Per la prima volta nella storia del Comune di Anagni, è stata approvata una deliberazione di consiglio comunale proposta direttamente dai cittadini. I cittadini anagnini devono essere orgogliosi di tutto questo, perché con la loro azione, la loro determinazione e la loro passione, hanno fatto un servizio enorme alla Città di Anagni e possono dire di aver fatto qualcosa di davvero importante per il futuro dei loro figli e per l’ambiente dove vivono. Hanno preso lo Statuto Comunale e lo hanno fatto applicare. Hanno dato l’esempio massimo di democrazia partecipata. Hanno mostrato la strada ai loro rappresentanti istituzionali per raggiungere il bene comune”.
A questo link il video dell’assemblea che si è tenuta ieri a Porta Cerere.