Si è appena concluso un anno di sofferenze e difficoltà non ancora superate a causa della diffusione dei contagi del Covid dai quali ci si difende con il rispetto di tutte le regole e, soprattutto con i vaccini. Un anno difficile che, tuttavia, ha dimostrato la possibilità di guardare a un futuro migliore, nella convinzione che la possibilità al più presto si trasformi in realtà.
Nella nostra città questa possibilità si è manifestata in due occasioni, proprio nelle ultime settimane del 2021 e le Associazione Anagni Viva e Diritto alla Salute vogliono sottolinearne il significato che esse rappresentano, nella convinzione del valore della Cultura come prerequisito per la buona riuscita di ogni iniziativa e per un’autentica crescita civile dell’intera comunità cittadina.
La prima notizia è quella del completamento del restauro di Casa Barnekow che restituisce al patrimonio artistico della città un’originale e importante dimora medievale il cui valore artistico indiscusso non si esaurisce nei requisiti di ordine esclusivamente estetico ma rinvia alla conoscenza di testimonianze storiche e biografiche, di notevole interesse, che integrano anche risonanze di ordine misterico e esoterico di grande richiamo.
Il restauro realizzato dalla società “Studio 3 – restauro opere d’arte”, su progetto degli architetti Maurizio e Caterina Pofi, sostenuti dal Comitato Promotore dell’intervento, il cui convinto animatore è stato l’archeologo Guglielmo Viti, ha avuto lo splendido risultato che tutti possiamo ammirare nella ritrovata brillantezza e luminosità dei cromatismi degli affreschi che ne adornano la facciata. L’impegno dei promotori è stato risolutivo anche nella ricerca dei finanziamenti pubblici messi a disposizione dalla Regione Lazio, da finanziamenti privati e anche da parte di cittadini che hanno contribuito alle spese, realizzando così un circolo virtuoso di partecipazione civile finalizzata al recupero di un bene comune.
La seconda notizia riguarda la decisione dell’amministrazione cittadina di acquisire al patrimonio comunale la Casa e il Giardino di Giovanni Colacicchi, (Anagni 1900 –Firenze 1992) nella quale l’artista, legatissimo alla sua città natale, tornava sempre per un periodo di vacanze anche dopo il suo trasferimento a Firenze dove fu docente e direttore dell’Accademia delle Belle Arti e figura di primo piano nella vita culturale della città.
Colacicchi è considerato dalla critica storico-artistica un esponente di indiscusso valore dell’ arte figurativa, e non solo, del ‘900 italiano ed europeo e la sua casa e il bel giardino potranno rappresentare, con un’accorta e lungimirante politica culturale dell’Amministrazione, luoghi per celebrarne la memoria e per realizzare, nel Giardino, lo spazio ideale per molte e diverse attività culturali da proporre ai cittadini di Anagni, ai visitatori, ai turisti. E tutto ciò nel Centro Storico della Città. È certamente un significativo risultato di cui diamo volentieri atto al sindaco Daniele Natalia ed a tutta l’amministrazione del Comune di Anagni.
articolo a cura della prof.ssa Anna Natalia, presidente dell’Associazione Anagni Viva e del dott. Alessandro Compagno, presidente dell’associazione Diritto alla Salute