“Da sempre il nostro circolo è impegnato sul territorio per cercare di migliorare e facilitare il vivere comunitario del nostro paese. Da sempre cerchiamo di farlo in maniera concreta pensando per e con i cittadini“.
“Perciò abbiamo chiesto all’Ente comunale di provvedere agli accordi ed alle ulteriori pratiche amministrative che consentano l’accesso al contratto a canone concordato per la popolazione del comune di Serrone“.
“Abbiamo altresì visto e considerato che: la situazione economica contingente dovuta alla pandemia che ha colpito anche il nostro territorio, già da tempo economicamente depresso. Soprattutto per i nostri compaesani. Con particolare attenzione ai più fragili nell’ottica di rendere Serrone un paese più competitivo che sia in grado di fornire più servizi alla persona“.
“Questa è una delle tante iniziative che intendiamo portare avanti per il nostro paese vista anche l’inesistenza di strutture pubbliche (case popolari) volte al contrasto della povertà e all’aiuto delle famiglie meno abbienti. Visto che Serrone, dell’intero circondario, è l’unico Comune ad essere sprovvisto delle suddette infrastrutture pubbliche“.
“Considerata, perciò, la necessità morale e giuridica al contrasto della criminalità e di situazioni concernenti l’illegalità collegate a situazioni di locazioni “abusive”. Considerato, ancora, lo stato di abbandono degli immobili nel quale versa buona parte del paese, e la possibilità che la legge 09/12/1998 n. 431 mette a disposizione degli Enti locali di consentire l’accesso al modello contrattuale d’affitto a canone concordato che permetterebbe di optare per una tassazione ridotta dell’11%, mediante applicazione della cedolare secca del 10% costituente irpef, addizionali, imposta di bollo o di registro e molti benefici fiscali, ulteriori alla cedolare secca, in capo ai proprietari degli immobili ed agli inquilini“.
È quanto si legge in una nota inviata a questa redazione dal circolo di Fratelli d’Italia di Serrone.