Da alcuni giorni Anagni Viva sta ricevendo le voci di protesta di cittadini indignati per i lavori lungo il marciapiede di viale Regina Margherita dove sono state tagliate le siepi e ridotti visibilmente gli spazi accessibili ai pedoni.
E’ infatti in atto una vera e propria violenza ai danni di quel poco di verde che ancora resisteva in qualche zona della città e le proteste che Anagni Viva condivide pienamente sono più che motivate. Sono stati sradicati siepi e arbusti che, pur non curati da lungo tempo, donavano al marciapiede non soltanto un ornamento non trascurabile ma una barriera che proteggeva dalla strada i bambini che giocavano, limitava l’effetto degli scarichi delle macchine e offriva un po’ di tranquillo “isolamento” ai pedoni che si intrattenevano a parlare oppure si sedevano ai tavoli dei locali.
Ora abbiamo visto sparire le siepi e spuntare dei ridicoli praticelli “all’inglese“. In mezzo alla gente!
Forse questi lavori, nelle intenzioni di chi li ha progettati e approvati, volevano essere un abbellimento per una Anagni nuova, moderna e accogliente, come si ama spesso ripetere per giustificare interventi discutibili per una autentica cura e per il decoro della città ?
Più o meno di recente sono stati abbattuti molti alberi (viale Matteotti, viale Roma, via San Giorgetto…) e nonostante siano state presentate al Comune petizioni e raccolte di firme, regolarmente protocollate, esse hanno ricevuto come risposta soltanto vaghe promesse di rapida sostituzione delle piante tagliate alla cui base per ora c’è soltanto una gettata di cemento. Questa sì rapida.
Allora è tempo che ai cittadini inascoltati si diano delle risposte alle domande che vogliamo rivolgere all’assessore all’Ambiente avv. Vittorio D’ Ercole e al consigliere con la delega al Verde signor Riccardo Ambrosetti.
1. Questi lavori rappresentano a vostro giudizio la cura e la tutela dell’ambiente e del verde pubblico?
2. La vivibilità e l’agibilità degli spazi pubblici migliora, sempre a vostro giudizio, con questi interventi sui “marcia – piedi” che non sono più tali dal momento che – per i piedi – lo spazio finirà per non esserci più, occupato come è a dismisura, da tavoli e sedie, addirittura da divanetti?
Pensiamo che i lavori siano stati decisi e approvati dalla Giunta e dalla maggioranza consiliare, non sappiamo quale sia stata la posizione della minoranza, ma al Sindaco, agli assessori, ai delegati e subdelegati chiediamo che essi siano sospesi per valutare altre scelte e altri interventi per il verde e gli spazi pubblici, nell’ambito del piano di riqualificazione di Anagni.
Ci saranno indubbiamente costi più alti ma ciò dovrebbe spingere chi ha la responsabilità di amministrare a fare un uso accorto e lungimirante del denaro pubblico e ad esserne appunto responsabili, per rispondere alle esigenze dei cittadini e alla cura della città con competenza e trasparenza. Gli stessi cittadini che non hanno intenzione di rassegnarsi a quanto sta accadendo.
articolo a cura della prof.ssa Anna Natalia, presidente dell’associazione Anagni Viva
a questo link la replica inviata a questa redazione dall’ufficio Stampa del Comune di Anagni