La comunità scolastica di Piglio si mobilita per dire “no” alla guerra: lo fa attraverso un commovente ed emozionante flash-mob per la pace organizzato nel piazzale del Istituto Comprensivo “Ottaviano Bottini”, nel centro del paese.
La manifestazione, coloratissima, è cominciata con l’entrata dei piccoli studenti della scuola primaria sulle note di “Imagine” suonate al pianoforte dall’insegnante di Musica della scuola secondaria di primo grado; disponendosi opportunamente hanno poi realizzato la scritta “Pace” mentre Sara, studentessa di seconda media, ha incantato tutti con la sua potente voce, accompagnata dal coro di tutti i suoi compagni della scuola secondaria di primo grado, sulle parole della canzone di Ermal Meta e Fabrizio Moro: “non ci avete fatto niente, perché tutto va oltre le vostre inutili guerre“.
All’iniziativa hanno partecipato anche i piccoli alunni della scuola dell’Infanzia di Romagnano e Piglio capoluogo: con i loro bellissimi striscioni inneggianti alla Pace, realizzati grazie all’aiuto delle bravissime maestre, la piazza si è tinta dei mille colori della speranza e dell’amicizia fra i popoli.
Tante le poesie e i pensieri che sono stati letti durante la manifestazione, che hanno emozionato le numerose persone che hanno seguito l’evento dalla parte più alta del paese, dove l’effetto di questa enorme scritta umana era davvero di forte impatto emotivo.
Verso la fine della manifestazione c’è stato il lancio dei fiori – simboli di Pace – da parte degli studenti della scuola secondaria e poi il suono della sirena che ha particolarmente emozionato e fatto venire i brividi alle tante persone accorse.
Davvero complimenti a tutti gli insegnanti della primaria, ai professori della secondaria e alle insegnanti della scuola dell’infanzia, per l’impegno e la sensibilità con i quali hanno saputo trattare l’argomento, facendo esprimere gli studenti attraverso l’arte, la musica e le parole.
“Quella di Piglio – spiega Lucia Palone, assessore alla pubblica Istruzione – è davvero una grande scuola. Grazie alla forte collaborazione tra istituzione scolastica, amministrazione comunale e famiglie dei ragazzi, è stato possibile organizzare in brevissimo tempo un evento così importante, per il forte messaggio che i bambini hanno saputo lanciare“.
Tra gli intervenuti, oltre all’assessore Lucia Palone, anche il sindaco di Piglio avv. Mario Felli e la dott.ssa Isa Paola Olivieri, dirigente scolastica.
Complimenti e grazie per il messaggio che hanno saputo trasmettere ai collaboratori scolastici, sempre pronti a sostenere ogni iniziativa degli studenti, ai volontari del servizio civile del Comune di Piglio, all’Accademia Kronos, al centro diurno “Arcobaleno” e alla Croce Rossa di Piglio per la loro presenza all’evento e a tutti i volontari che hanno contribuito per la riuscita della manifestazione.
La manifestazione si è conclusa con gli studenti che hanno lasciato la piazza leggendo questa riflessione, che dovrebbe far riflettere ogni adulto per la responsabilità che il mondo intero ha nei confronti dei più piccoli, per il loro presente e futuro:
“La pace non viene dopo la guerra, la pace evita la guerra e noi bambini abbiamo capito che la pace è una cosa tanto semplice ma che i grandi rendono difficile per cose che noi non riusciamo a capire e non vogliamo capire, perché la violenza non ha una ragione. Noi vogliamo giocare, vogliamo stare assieme, voi grandi invece che cosa volete fare? E cosa ci volete insegnare? Noi vogliamo che tutti i bambini del mondo vivano spensierati, ma voi grandi che ci avete sempre detto che bastava stringersi la mano per perdonare, perché quella mano voi non riuscite a darvela? Perché la usate per imbracciare un fucile o per lanciare bombe? Per distruggere vite innocenti, per lasciare bambini senza genitori e fratelli, per dividere amici e famiglie… per sempre! Ma ci avete insegnato che solo l’amore è per sempre e il per sempre ha il profumo di futuro e nn l’odore forte delle macerie. Per sempre è l’amore per la vita. Per sempre non è il colore grigio della guerra ma è l’azzurro del cielo e il verde dei prati che danno speranza.”