I cittadini di Trevi nel Lazio starebbero per perdere un importante punto di riferimento per quanto riguarda i servizi bancari; secondo quanto ha riportato ieri, lunedì 14 marzo 2022, in un post pubblicato su Facebook, il consigliere comunale di minoranza dott. Vincenzo Cecconi, il prossimo 20 maggio la filiale della BPER Banca S.p.A., già conosciuta in passato come Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, potrebbe chiudere i battenti.
“Una notizia che ci lascia particolarmente sconfortati, dato che, il venir meno di un altro servizio di grande importanza per i cittadini e persino vitale per le attività locali, equivale ad una sorta di condanna all’agonia del paese e della sua piccola economia”, spiega Cecconi nel suo post.
“Sono anni – aggiunge il consigliere di minoranza – che lo Stato prima, attraverso l’istituzione delle Aree Interne e la Regione, poi, continuano a promettere miracoli di rinascita dei borghi collocati lungo la dorsale appenninica, ma poi, nei fatti, assistiamo ad una continua diminuzione di servizi (sanità, trasporti, scuole in primo luogo), senza che nessuno alzi mai un dito“.
Spiega, poi, il consigliere Cecconi: “la situazione è sempre più difficile e noi siamo pronti a fare la nostra parte!Siamo pronti a collaborare con la maggioranza di Trevi al fine di tentare di salvare il salvabile, oltre ogni interesse della banca e delle ciniche e fredde logiche aziendali.
La filiale di Trevi risulta godere di una florida raccolta del risparmio, da far invidia ad una filiale cittadina, anche perché, sulla stessa, gravitano anche le popolazioni di Filettino e Vallepietra. Questa circostanza non può e non deve passare inosservata.
Se chiude una filiale a Roma, sicuramente rappresenta un disagio per i clienti, ma se chiude nell’Alta valle dell’Aniene gli effetti sono drammatici.
E’ per questo che, da subito, dichiariamo la nostra piena disponibilità a far sentire forte ed unita la voce delle istituzioni locali, a cominciare dal Comune di Trevi, sperando, comunque, che si associno anche quelle dei comuni limitrofi”.
E, a seguire, un elenco di proposte, fatte dallo stesso consigliere Cecconi:
“I locali ove ha sede la filiale BPER sono di proprietà comunale, chiediamo che vengano offerti gratuitamente alla stessa banca come incentivo a restare; l’immediata iscrizione all’Ordine del Giorno del prossimo Consiglio comunale che si presume imminente, di un documento da inviare all’Amministrazione centrale della BPER con il quale rappresentare sia le nostre offerte (gratuità della sede) che la peculiarità geografica del territorio (il primo sportello bancario verrebbe a trovarsi a Fiuggi, ad oltre 18 km per i trebani e quasi trenta per filettinesi e vallepietrani); inoltre sottolineare che Trevi, come dovrebbe essere a loro conoscenza, è tutt’altro che una filiale in sofferenza; nel documento di cui sopra, spiegare alla stessa BPER che, trovandosi la prima filiale BPER nientemeno che ad Anagni, perderanno tutti i depositi ed i conti correnti dei comuni dell’Alta Valle dell’Aniene; raccolta di firme tra gli operatori economici e dei cittadini dei tre comuni; richiesta di intervento ai rappresentanti politici della Provincia e della Regione, affinché intervengano a sostegno dei borghi montani e delle economia locali.
“Altre argomentazioni, si auspica, verranno dalla stessa maggioranza”, aggiunge Cecconi nel suo lungo post.
E conclude: “è questa l’occasione per dimostrare se la nostra amministrazione è capace o meno di raccogliere le sfide importanti e serie.
Nell’interesse del nostro paese, il nostro Gruppo è pronto a mettere da parte, per l’occasione, ogni rivalità e diversità di vedute, nella speranza che, il nostro primo cittadino, sappia interpretare appieno il suo ruolo istituzionale, nell’interesse unico e prioritario dell’intera comunità”.