Dalla boscaiola alla marinara, dalla quattro stagioni alla più classica Margherita, passando per mille altre gustosissime varianti preparate con ingredienti ricercati o tradizionali, senza glutine o con prodotti biologici, in teglia o alla pala, fritta, in forno o a legna: quando l’argomento di cui si parla è la pizza, le declinazioni davvero sono tantissime.
E proprio per celebrare questo straordinario ed amatissimo alimento considerato a tutti gli effetti un piatto legato a momenti di convivialità e un comfort food da condividere in compagnia durante una serata tra amici e in famiglia, che si è svolta nei giorni scorsi a Parma la 29esima edizione del Campionato Mondiale della Pizza: due giorni di gare che hanno visto sfidarsi in gare di cottura e di abilità centinaia pizzaioli e pizzaiole in arrivo da tutto il mondo.
Le categorie di gara nelle quali le pizzaiole e i pizzaioli si sono confrontati erano: Pizza classica, Pizza senza glutine, Pizza napoletana Stg, Pizza in teglia, Pizza in pala, Triathlon, ovvero tre sfide individuali tra le categorie precedenti). A queste si sono affiancate anche le gare di Freestyle, Pizza più larga, Pizzaiolo più veloce.
E a trionfare nella categoria Pizza in teglia è stata proprio una bravissima professionista anagnina: Camelia Rusu.
“Una gara che mi ha regalato tantissime emozioni e un magnifico primo posto – ha commentato Camelia in un post su Facebook – ci tengo a ringraziare i miei due pilastri importantissimi Elena Rusu della pizzeria “L’Osteria del Capriccio” di Anagni, che in giovane età mi ha inculcato verso questo mondo dell’arte bianca, la pizza in teglia, e Tony Scalioti, titolare della pinseria TS Tony Scalioti Lunch e Pinseria che ha creduto ulteriormente in me sin dall’inizio, condividendo la sua grande esperienza accumulata negli anni, aprendomi il cammino verso questi nuovi traguardi“.
“Abbiamo creduto in questo progetto – prosegue Camelia e siamo usciti fuori dagli schemi arrivando tramite Andrea Aringhieri, carissimo amico a Carlo Giusti, Mariana Brighella e lo chef Lorenzo Giglioli. Loro hanno condiviso con noi un progetto meraviglioso e unico nel suo genere, fatto di prodotti innovativi che raccontano la storia di un territorio, tipo il soffice di Groppa senese e la Spuma di Bazza, che abbiamo utilizzato sulla nostra pizza aggiudicandoci la vittoria. Grazie mille a tutti voi”.
Sono circa 8.800 le pizzaiole in Italia e le donne che si avvicinano a questa professione, che per anni è stata prevalentemente maschile. Da qualche anno sempre più donne si armano di pala, farina e acqua e salgono sul podio delle gare del Campionato Mondiale della Pizza giunta alla sua XXIX edizione, come è accaduto a Camelia.
A lei, alla sua tenacia, alla sua professionalità, alla sua determinazione garbata, i più sinceri ed affettuosi complimenti da parte della redazione di anagnia.com e di tutti i nostri lettori.