I lavori sui marciapiedi di Viale Roma stanno per concludersi e l’Associazione Anagni Viva vuole esprimere pubblicamente una breve riflessione in proposito, in quanto si è fatta portatrice e interprete delle istanze di quei cittadini che hanno ritenuto di protestare contro un intervento sul “verde “ (taglio di alberi e siepi) che privava anzitutto del “verde” preesistente piuttosto che mantenerlo e/o migliorarlo.
C’è stata una raccolta di firme e alcuni cittadini sono intervenuti più volte presso il Sindaco, altrettanto ha fatto l’Associazione, ottenendo qualche limitato intervento di modifica durante i lavori e alcuni impegni da parte del Sindaco, relativi ad entrambi I marciapiedi.
Non è un granché, ma ci dice quanto sia necessaria l’attenzione per ciò che ci circonda, affinché il luoghi che abitiamo non siano lasciati degradare ma siano resi sempre più decorosi e più belli (a proposito: chi si occupa del decoro cittadino?).
Il “verde“ costituisce un elemento insostituibile di decoro e bellezza ma ci sembra che di questo non siano convinti né gli attuali amministratori né coloro che li hanno preceduti, visto che abbiamo assistito al taglio di alberi, mai sostituiti. Per esempio in viale G. Matteotti, in via San Giorgetto, nel giardinetto della scuola “Raffaele Ambrosi De Magistris…)
Al Sindaco sono state presentate semplici e non scontate richieste per i marciapiedi ma anche per le altre aree, private in parte di alberi e/o siepi, e abbiamo ricevuto l’impegno a ripiantumare alberi con essenze simili indicate da un botanico, ad integrare le “piantine” presenti nelle siepi con altre piante.
Se si tratta soltanto di buoni propositi, lo constateremo a breve. Ma se tutti coloro che hanno, a ragione, protestato continueranno a vigilare e a chiedere che gli impegni si traducano in interventi concreti per provvedere al” verde “che non c’è (ancora) e, soprattutto, a curare quel poco che c’è con una regolare opera di manutenzione che non c’è mai stata, forse si potrà realizzare una città migliore in cui vivere.
articolo a cura della prof.ssa Anna Natalia, presidente dell’associazione Anagni Viva