Il consigliere comunale di minoranza Fernando Fioramonti (cittàtrepuntozero) interroga l’amministrazione comunale e l’assessore Vittorio D’Ercole in merito alle centraline ANCLER, bocciate dall’Arpa Lazio. In particolare il consigliere, nell’interrogazione protocollata lo scorso 7 maggio, chiede all’assessore all’ambiente:
“se sia stata verificata l’attendibilità secondo i requisiti di legge delle centraline, prima di procedere alla formalizzazione del contratto di acquisto;
se, come riportato nell’oggetto della determinazione n. 19 del 10/04/19, “Rilevazione e monitoraggio in tempo reale dei composti in atmosfera”, sia stato verificato che le centraline analizzino la composizione qualitativa (quali composti presenti) nelle particelle analizzate;
se siano state prese decisioni ambientali seguendo le indicazioni dei risultati delle centraline;
se “con i dati alla mano, come abbiamo fatto noi, si sia cercato di capire di cosa si stia parlando” e se questi dati siano stati confrontati con quelli dell’ARPA;
se la presenza di otto centraline sul territorio di Anagni, come si evince dal sito ancler.org, rispetto alle 15 previste da contratto sia stato concordato con il Comune di Anagni e se abbia generato un risparmio per lo stesso e di che importo;
se eventuali inadempienze siano da imputare a privati, agli amministratori o agli uffici competenti;
se sia da ravvisare un danno economico a carico dei cittadini di Anagni;
se sia da rescindere immediatamente il contratto con la ditta Evlogica srl a seguito delle dichiarazioni di ARPA“.
“L’interrogazione – spiega Fioramonti – si è resa necessaria alla luce delle recenti dichiarazioni dell’Arpa in merito all’affidabilità delle centraline ANCLER per la rilevazione delle pm10 in atmosfera. A sostegno dell’iniziativa del consigliere Fioramonti arriva puntuale il movimento civico Cittatrepuntozero che, in una nota, ha condannato l’operato dell’amministrazione Natalia. “Ancora una volta – si legge nel comunicato – assistiamo all’inefficacia, inefficienza e incompetenza dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Natalia. L’Arpa Lazio ha tassativamente e categoricamente bocciato le centraline ANCLER acquistate dal Comune, costate alla collettività ben 40.000 €. La tanto sbandierata scelta dell’assessorato di pertinenza circa le centraline è stata sonoramente sconfitta. A farne le spese, ovviamente, ancora una volta l’ambiente, i cittadini di Anagni e le casse comunali. Una scelta, quella delle centraline ANCLER, sbagliata e che ha fornito all’amministrazione comunale dati non veritieri sulle pm10. A questo punto ci chiediamo che valore abbiano le tanto sbandierate dichiarazioni del sindaco Natalia sull’inquinamento e sull’ambiente? Inoltre vorremmo mettere in guardia il sindaco sull’eventualità di un conflitto di interessi tra l’ azienda fornitrice delle centraline ed alcuni membri della maggioranza consiliare: in questo caso si tratterebbe di una doppia beffa per i concittadini anagnini. Quello che è certo è che gli impianti di rilevazione, sonoramente bocciati, hanno visto un ingente esborso economico da parte delle casse comunali e che i dati forniti da queste centraline non sono affidabili. Questa è l’ennesima scelta disastrosa effettuata dalla giunta Natalia per la città di Anagni, ennesima inadempienza in quattro anni di nulla di fatto, tranne che ostinarsi a spendere soldi pubblici per scelte sbagliate. Di tali scelte, nelle prossime settimane, Cittatrepuntozero darà conto ai cittadini!”