Di seguito pubblichiamo integralmente e senza modifiche questa nota inviata alla nostra redazione dal circolo di Fratelli d’Italia di Piglio:
La bellezza, specialmente quella legata a vincoli paesaggistici e architettonici, va tutelata per rispettare i luoghi stessi. Piglio, con i suoi scorci, è uno specchio in grado di riflettere il valore degli individui e delle loro idee.
Guardate queste foto: sono i lampioni, insegne ed i fari installati dall’amministrazione. A noi sembrano squallidi e fuori contesto.
Non serve certo una laurea in architettura per sapere che nei centri storici, i “lampioni”, le tabelle e le insegne, entrano a far parte dell’arredo urbano ed hanno uno scopo decorativo, soprattutto devono avere una propria valenza in rapporto al contesto visivo (come ben sanno i commercianti).
L’elemento estetico entra in gioco perché è in grado di abilitare e migliorare l’ambiente in cui è inserito. Chi ha scelto di installare lampioni sulla scalinata invece di lampioni a parete, più consoni sia all’estetica che alla sicurezza?
Oltre al cattivo gusto estetico ci piacerebbe sapere chi ha permesso questo spreco di denaro pubblico senza rispettare i basilari princìpi paesaggistici? Forse la maggioranza con la sua arroganza ormai cronicizzata ed i suoi factotum?
Forse la minoranza, che con la sua falsa opposizione, non sta vigilando sull’operato di chi amministra a danno della collettività? Secondo noi la colpa non è loro.
La colpa è di noi tutti, che da anni assistiamo a questo modo malato di amministrare.
Basterebbe affrontare il consigliere che abbiamo votato ed invitarlo a fare il proprio dovere, oppure consigliargli di lasciar posto a chi ama Piglio e non ha secondi fini. Questo menefreghismo dei Pigliesi è sotto gli occhi di tutti. Non vi siete accorti che abbiamo un paese abbandonato?
Non vedete che è mantenuto pulito da alcuni volontari e da un consigliere, che, poverino, per far fronte alla situazione disastrosa, è costretto a svestire il ruolo di amministratore, sacrificando tutto quel che riguarda il decoro urbano, per improvvisarsi giardiniere?
Senza dimenticare il parco giochi di via Piagge, più volte da questo circolo segnalato come pericoloso e più volte scenario di vari infortuni, oggi chiuso con un foglio anonimo, un foglio formato a4 senza un protocollo, senza una data, senza una firma dell’incaricato.

È un’ordinanza oppure no?
Intanto i bambini di Piglio aspettano che questi “politici” locali terminino i loro aperitivi in piazza, convinti di trovarsi a Capalbio con i loro beniamini. Noi siamo stufi di questo modo di amministrare, ed è ora che i pigliesi capiscano che avere un paese decoroso non è una concessione ma un diritto.