Rubinetti a singhiozzo da anni e famiglie esasperate a Morolo dove un gruppo di residenti di località Farneto ha scritto al primo cittadino Gino Molinari, quale “tutore della salute pubblica”, per chiedergli di intervenire presso Acea Ato 5, ente gestore del servizio idrico “al fine di ottenere un servizio regolare di approvvigionamento idrico” nella loro zona di residenza.
“Per intere giornate le famiglie vengono lasciate senza acqua, fin quando qualcuno dei residenti non inoltra una segnalazione guasti ad Acea Ato 5 – si legge nella lettera inviata dai cittadini al sindaco Gino Molinari – negli ultimi tempi, tra l’altro, la situazione è notevolmente peggiorata e l’acqua arriva solo per poche ore al giorno. Nel fine settimana il flusso viene interrotto completamente dal venerdì. Questo fine settimana, addirittura, è mancata per quattro giorni. E i problemi non riguardano solo la bella stagione: anche durante l’inverno, quando di certo non si può addurre come scusante la scarsità di risorse, abbiamo notevoli difficoltà di approvvigionamento”.
“Il flusso dell’acqua – è scritto, ancora, nella lettera al primo cittadino – anche quando presente, è minimo, tanto che ogni famiglia è stata costretta a fornirsi di serbatoi ed autoclave per potere avere garantito un minimo di approvvigionamento, fatto – questo – che ha comportato spese aggiuntive e consumi straordinari di energia elettrica”.
Una situazione non più tollerabile, che è coincisa tra l’altro pure con il periodo dell’emergenza sanitaria, a fronte – anche – di bollette pagate a caro prezzo.
Rimostranze reali e legittime, frutto di anni di mancanze e disservizi che né il gestore né le varie amministrazioni comunali che si sono succedute hanno saputo risolvere.
Le perdite
Il problema e le mancanze nella gestione del servizio idrico – comunque – non riguardano soltanto il caratteristico borgo di Morolo ma anche tutto il resto della provincia di Frosinone dove biblici sono i tempi degli interventi sulle perdite, che contribuiscono allo spreco, non quantificabile, dell’acqua potabile.
Una grave, gravissima situazione, quella in cui versa la rete idrica del territorio con condotte oramai vetuste che vengono continuamente riparate quando, invece, dovrebbero essere sostituite. “Se poi parliamo di una società a partecipazione anche pubblica – tra le più importanti, in regione, per fatturato – diventa incomprensibile come si possa fare muro di gomma a fronte dei disservizi che riguardano un bene inestimabile come l’acqua“, sbotta un nostro lettore di Morolo.
Le proteste contro il gestore da parte dei cittadini e degli amministratori locali
Acea Ato 5 è la società del gruppo Acea che gestisce il Servizio Idrico Integrato in 86 Comuni della provincia di Frosinone (Ato n. 5 Lazio meridionale – Frosinone) “occupandosi – si legge sul sito Internet – di tutte le fasi del ciclo dell’acqua, attraverso una gestione sostenibile della risorsa acqua e nel rispetto dell’ambiente“.
Da tanto, troppo tempo anche gli amministratori locali segnalano “una situazione nettamente peggiorata”, lamentando tra l’altro non poche difficoltà a interfacciarsi con il personale preposto, caricandosi sulle spalle le lamentele continue dell’utente, senza avere una valvola di sfogo operativa a cui rivolgersi.
“Chiediamo con forza – conclude il lettore di Morolo che si è rivolto al nostro giornale – che Acea Ato 5 cambi registro, che programmi gli interventi secondo un piano stabilito con i sindaci e inizi a investire seriamente sulle infrastrutture e sulle condotte, bloccando il rattoppo selvaggio che a nulla serve se non a moltiplicare i problemi”.