Ci siamo: questa mattina, 23 giugno 2022, sono ufficialmente iniziati i lavori propedeutici al progetto di riqualificazione e valorizzazione del Teatro Romano di Ferentino. Dopo la demolizione, in vicolo Odeo, della struttura in pietra antistante l’area archeologica, ad opera del Comune di Ferentino, questa mattina ha aperto ufficialmente il cantiere della Soprintendenza: i lavori restituiranno a Ferentino una delle bellezze archeologico-culturali dell’intera provincia di Frosinone.
E questo grazie alla tenacia dell’Amministrazione Pompeo, che per la riqualificazione dell’antico Teatro Romano ha ottenuto un finanziamento di un milione e mezzo di euro da parte del Ministero dei Beni Culturali dell’onorevole Dario Franceschini.
Lo stesso Franceschini, nel 2018, fece visita al sito archeologico e ne rimase affascinato: oltre a questo il ministro apprezzò anche le altre bellezze architettoniche della zona, tra cui Porta Sanguinaria, la Chiesa di Santa Lucia e la Chiesa di S. Maria Maggiore, evidenziando l’importanza del patrimonio storico artistico di Ferentino che il Ministero ha inteso valorizzare.
Questa mattina, dunque, il via ufficiale al primo lotto dei lavori che comprendono la rimozione della terra su cavea e scena, la demolizione dei resti di muratura che insistono sul teatro, la messa in sicurezza del fabbricato posto su vicolo Odeo, attraverso un sistema di ponteggi che consentirà le operazioni di scavo e, infine, un rilevamento dettagliato con laserscanner propedeutico al terzo ed ultimo step.
“Per la mia Amministrazione ma, in generale, per tutta la nostra comunità – ha detto il primo cittadino, Antonio Pompeo – la giornata di domani rappresenta un obiettivo centrato ma anche l’inizio di un percorso che restituirà il sito alla città: a conclusione degli interventi sarà finalmente fruibile per spettacoli ed eventi e non solo per Ferentino ma per tutto il territorio provinciale. Era un traguardo ambizioso che, oggi, ci sentiamo di aver raggiunto grazie a un lungo lavoro che non ha mai conosciuto battute d’arresto. Come ex assessore alla Cultura, e oggi come sindaco e presidente di Provincia sono felice di essere fautore e testimone di un risultato straordinario che certamente contribuirà a rendere ancora più attrattiva la nostra città e l’intera Ciociaria. E di questo voglio ringraziare tutta la mia Amministrazione che ha creduto e sostenuto fortemente questo progetto”.
“Siamo orgogliosi e felici – le parole dell’assessore a Cultura e Turismo, Angelica Schietroma – di scrivere quella che, senza alcun dubbio, è una delle pagine più belle della storia della nostra città. Un progetto in cui il sindaco Pompeo ha creduto tanto e che oggi ci onora per il coinvolgimento e il grande lavoro di squadra portato avanti in questi anni”.
Insieme al primo cittadino, all’assessore a Cultura e Turismo, Angelica Schietroma e all’ingegnere Carlo Perciballi dell’ufficio tecnico del Comune di Ferentino, erano presenti l’architetto Paolo Culla, progettista architettonico e diversi funzionari della Sovrintendenza, che ha espresso grande soddisfazione per un progetto di ampio respiro ed evidente valenza storico-archeologica: tra questi il capo progetto della Soprintendenza, l’architetto Maria Grazia Filetici; il R.u.p., la dottoressa Chiara Del Pino; l’ingegnere Arianna Vicari del Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione; la dottoressa Chiara Arrighi, progettista Restauri beni mobili e superfici decorate; il progettista delle strutture e degli impianti della Bcd Progetti Srl, l’ingegner Giuseppe Carluccio; il geometra Nicola Budini per la Contabilità dei lavori; il direttore dei lavori, l’architetto Lorenzo Mattone; l’architetto Silvia Mastrandrea (personale Ales); l’esperta di materiali storici, l’architetto Maria Talani; l’archeologo in fase di scavo, la dottoressa Emmanuela Caserta; l’architetto Antonio Rocca per la verifica di conformità amministrativa e il geometra consegnatario Antonio Russo.