Nella scorsa settimana, insieme ad alcuni amici di Anagni Viva abbiamo visitato a Roma la Mostra di sculture di Jago, nome d’arte di Jacopo Cardillo, considerato oggi uno degli artisti maggiormente in ascesa nel panorama italiano ed internazionale. Il suo talento e la sua cifra creativa, i mezzi espressivi raffinati ed insieme concretamente materici, si sono imposti all’attenzione della critica.
Jago ha iniziato giovanissimo la sua attività artistica che ora prosegue in Italia e, soprattutto, a New York con un lavoro di costante arricchimento nel quale la componente figurativa, legata alla nostra tradizione culturale, si associa alla notevole capacità di comunicare, di cui è prova evidente il successo che riscuote presso il pubblico giovanile.
La Mostra a palazzo Bonaparte accoglie opere meno recenti fino a quelle realizzate negli ultimi anni, quali la ormai famosa Pietà (2021), esposta alcuni mesi fa a Roma nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo, dove una marea di visitatori, nel rispetto delle prescrizioni anti Covid, ha atteso a lungo per entrare. Le esposizioni si succedono a ritmo serrato i riconoscimenti altrettanto.
Ebbene, Jago è un nostro concittadino, la sua famiglia vive ad Anagni, la mamma Laura Anelli, il papà e il fratello Alessandro possiamo incontrarli in città, esprimere loro la nostra ammirazione e il nostro compiacimento, tuttavia la città non sembra interessata a conoscerlo, ad apprezzarne le qualità artistiche e la notorietà di cui già gode.
La Mostra a Roma è stata prorogata a settembre, non sarebbe per niente male se l’Amministrazione programmasse una visita ufficiale magari guidata, se fosse possibile, dallo stesso Jago.
articolo a cura della prof.ssa Anna Natalia, presidente dell’ Associazione culturale “Anagni Viva”