Viste le recenti polemiche sul mancato finanziamento del progetto presentato dal Comune di Anagni alla Regione Lazio relativamente al Festival del Teatro medievale e rinascimentale, il Sindaco Daniele Natalia e l’Assessore alla Cultura Carlo Marino hanno ritenuto di dover intervenire per chiarire la situazione e sgombrare il campo da ricostruzioni fantasiose ed a mero uso elettorale.
Natalia e Marino dichiarano: «Sul mancato finanziamento del Festival da parte della Regione Lazio, che ha dichiarato il progetto “ammissibile ma non finanziabile” per scarsità di fondi, è già stato detto tanto. Da sottolineare ancora una volta, però, è l’assurdità delle metodologie di valutazione dei progetti da parte della Regione, che emette giudizi insindacabili e privi delle dovute giustificazioni e motivazioni.
Ma preme evidenziare che l’Amministrazione Comunale ha sempre considerato, fin dal nostro insediamento nel 2018, come una risorsa imprescindibile dell’offerta culturale cittadina e, pertanto, abbiamo sempre finanziato a prescindere con risorse comunali lo svolgimento della manifestazione. Non si tratta di una manifestazione culturale legata al sostegno economico di enti esterni, che scompare dalla programmazione perché il Comune non la finanzia già a priori, al contrario, è una manifestazione che ha raggiunto un successo di dimensione non solo nazionale ma europea grazie proprio alle risorse che il Comune di Anagni investe.
Se dal 2009 al 2013, quando Vicesindaco ed Assessore delegato alla Cultura era Daniele Natalia, il palco del Festival del Teatro medievale e rinascimentale è stato calcato da “mostri sacri” del teatro italiano come Corrado Tedeschi, Lello Arena, Giorgio Albertazzi, Roberto Herlitzka, Mario Scaccia, Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco, Antonella Elia, Barbara Bovoli, Maria Rosaria Omaggio, Peppe Barra, Debora Caprioglio, Alessio Boni, Giuseppe Pambieri, Lia Tanzi, Massimo Venturiello, Tosca, Gianfranco D’Angelo, Edoardo Siravo, Vanessa Gravina, Mariano Rigillo e Maria Teresa Rossini, offrendo alla città spettacoli di grande livello e capaci di attirare un vasto pubblico; nella fase dell’Amministrazione Bassetta, fino al 2017, il Festival ha passato una fase di decadenza ed ha rischiato, a dir poco, di essere cancellato dal palinsesto culturale. Le edizioni dal 2009 al 2013 erano state firmate dalla direzione artistica di Giacomo Zito ed anche l’Amministrazione Bassetta, dopo il fiasco dell’edizione del 2017, dovette richiamare Zito per riportare il Festival al livello che gli compete. Noi nel 2018 abbiamo riconfermato Giacomo Zito come Direttore Artistico instaurando un legame importante con la città anche da questo punto di vista.
Gli artisti che hanno partecipato al Festival dal 2018 al 2021 sono stati, tra gli altri, Giancarlo Giannini, Barbara De Rossi, Marco Baliani, Ruggero Cappuccio, Alessio Boni, Giorgio Pasotti, Vittorio Viviani, Francesco Montanari, Giuseppe Zeno e Michele Placido; le compagnie sono state invece Compagnia dei Folli, Compagnia Pantakin di Venezia, Compagnia internazionale di danza CieTwain, Musical International Company ed Opera Europa Musica. Abbiamo introdotto, inoltre, uno spettacolo dell’opera lirica in ogni edizione del Festival migliorando e modernizzando il programma.
Possiamo dire con orgoglio di aver ridato al Festival del Teatro medievale e rinascimentale di Anagni, nato sotto l’egida e dall’idea del compianto Giovanni Stella, la sua giusta dimensione d’eccellenza, ma anche di averne modernizzato forme e contenuti. Si tratta di una manifestazione che impone scelte “settoriali” legate obbligatoriamente al teatro medievale e rinascimentale, ma crediamo di essere stati capaci, grazie ad un costruttivo lavoro di squadra con la direzione artistica, di collegarlo ai grandi temi dell’attualità, che è anche un modo per scoprire la grande contemporaneità delle opere presentate
Continueremo su questa strada anche quest’anno e la XXIX Edizione del Festival del Teatro medievale e rinascimentale di Anagni si confermerà come la manifestazione cardine della scena teatrale di questo territorio. Una manifestazione che, ripetiamo, ha ormai assunto una dimensione di livello europeo ».