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    Home » Biodigestore Anagni. La CdS decisoria aggiornata al prossimo 9 agosto
    In evidenza Politica

    Biodigestore Anagni. La CdS decisoria aggiornata al prossimo 9 agosto

    11 Luglio 20229 Mins Read
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    la zona industriale di Anagni, nella valle del Sacco
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    È stata aggiornata a martedì 9 agosto 2022 la Conferenza dei servizi per discutere dell’Istanza di Autorizzazione Integrata Ambientale per la realizzazione, in località Selciatella di Anagni, di un nuovo impianto  di biodigestione e compostaggio di rifiuti. 

    La decisione, comunicata dal dirigente della Regione Lazio ing. Ferdinando Leone, è arrivata dopo circa tre ore di riunione da remoto alla quale hanno partecipato, tra gli altri, anche il Comune di Anagni, la Provincia di Frosinone e diverse associazioni ed enti interessati all’evolversi del progetto. Motivo del rinvio, prendere tempo necessario per studiare e valutare il parere di ARPA Lazio e quello del Comando dei Vigili del Fuoco.

    Il sindaco: “Anagni dice “no” al biodigestore”

    da sinistra: il vicesindaco Vittorio D’Ercole, l’ing. Tonino Salvatori e il sindaco di Anagni Daniele Natalia

    Nel corso della seduta, il sindaco Daniele Natalia – per l’occasione affiancato dal vicesindaco Vittorio D’Ercole e dall’ing. Tonino Salvatori, responsabile dell’Ufficio Tecnico – ha dato lettura del parere sanitario contrario alla installazione di un impianto di biodigestione e compostaggio sul nostro territorio comunale: “l’amministrazione ha presentato, sia sotto il profilo sanitario che urbanistico, documentazione inoppugnabile e totalmente contraria al biodigestore.

    Anagni ha detto “no” al biodigestore, ora è la Regione Lazio a dover accettare il parere e le istanze della città e dei suoi abitanti”, ha scritto il primo cittadino su Facebook.

    La nota del Movimento “No biodigestore Anagni”: “se dovesse essere malauguratamente rilasciata l’A.I.A. impugneremo anche questo davanti al T.A.R. Qualcuno, però, dovrà assumersi tutte le responsabilità del disastro”

    Una presa di posizione “sconcertante per come è stata smontata con due parole dalla società proponente e dal responsabile del procedimento”, quella del sindaco, secondo il movimento “No biodigestore Anagni”. Al sindaco, infatti, è stato fatto notare che nel parere mancano riferimenti specifici al progetto di biodigestore in esame e che sugli studi dell’associazione dei medici il Ministero della Salute aveva già espresso il suo parere. “Inoltre – è scritto in una nota inviata a questa redazione dal movimento – gli è stato chiesto perché questa opposizione non è stata svolta nel precedente procedimento, quello della VIA”.

    “Nonostante la tanta rabbia abbiamo provato ad intervenire per sostenere il Comune ma ci è stata tolta la parola dalla società, perché era previsto che fossimo solo “uditori” – spiegano ancora i responsabili del movimento “No biodigestore Anagni” – per fortuna hanno rinviato la decisione, perché mancavano i due pareri di ARPA e CTR”. Noi non molliamo, sia chiaro”.

    “Confidiamo sulle altre nostre osservazioni – prosegue la nota – e di poter rintracciare nel parere del Sindaco quei passi che in qualche modo possano richiamare alle criticità dell’impianto specifico, come ad esempio l’aumento di traffico veicolare e di consumo del suolo. Dovremo anche difendere le considerazioni di tipo sanitario del Sindaco, anche se fa rabbia sapere che non è stato dato seguito alla nostra richiesta di investire della questione organismi pubblici ma si è preferito affidarsi ad una associazione privata. Se dovesse essere malauguratamente rilasciata l’A.I.A. – conclude la nota – impugneremo anche questo davanti al T.A.R. Qualcuno, però, dovrà assumersi tutte le responsabilità del disastro”.

    Anagni cambia Anagni: “perplessità dopo tutto il lavoro svolto nelle  commissioni consiliari e da alcuni professionisti di settore”

    “Lo svolgimento della Conferenza dei servizi odierna sul rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) sulla vicenda del biodigestore da 84mila tonn/a, da noi seguita in collegamento diretto su piattaforma, lascia spazi di riflessione e perplessità dopo tutto il lavoro svolto nelle  commissioni consiliari e da alcuni professionisti di settore”, è quanto si legge in una nota inviata a questa redazione dal dott. Nello Di Giulio, consigliere comunale di Anagni cambia Anagni.

    Nello Di Giulio, al centro della foto

    “Non è certo il tempo creare divisioni tra i cittadini – prosegue la nota – ma nelle due ultime commissioni abbiamo più volte evidenziato, anche direttamente al Sindaco, che il tanto atteso parere sanitario negativo nasceva finalmente dall’analisi di dati ufficiali resi pubblici e disponibili dall’Istituto Superiore di Sanità (Studio SENTIERI), dalla Regione Lazio (Dipartimento di Epidemiologia del SSN-Regione Lazio) dall’ISTAT Istituto Nazionale di Statistica.

    Altre fonti,  quando richiamate, erano intese a supporto di ulteriori elaborazioni e in termini assolutamente aggiuntivi rispetto ai tre Istituti pubblici. Fuori luogo invocare (in tale sede di CdS) presunti studi effettuati dai medici locali, in quanto accreditati come migliori conoscitori del territorio di Anagni, per dare  efficacia al parere sanitario presentato in AIA anziché in procedura di VIA.

    La forza del parere negativo accoglibile in AIA, è stato più volte ribadito, è tutta nei dati ufficiali delle fonti istituzionali (Ministero, Regione, Istat) correttamente riportati e interpretati con l’ausilio prezioso di medici professionisti attivi nel settore.

    È dai dati ufficiali che emergono (purtroppo) i gravi indici di mortalità e morbosità della ns area, sulla base di numeri tabellati e incontrovertibili. Non c’era bisogno di altro se non saperli interpretare (come si è cercato di fare con l’ausilio di medici) e poi riferire e sostenere correttamente in sede di Conferenza di Servizi. Ben ha fatto la Dr.ssa Petricca  (che ringraziamo) a imporre un suo intervento per cercare di recuperare chiarezza verso il dirigente coordinatore CdS, Ing Leone, su questo aspetto fondamentale e riportare l’attenzione sulla ufficialità dei dati da cui è generato il parere negativo del Sindaco. Speriamo tutti, per il bene della nostra città di Anagni, che questo possa essere sufficiente, ma la dr.ssa Petricca era solo nel ruolo di uditore e, comunque, tutto il lavoro di commissioni era stato effettuato con il Sindaco della città.

    Il 9 agosto prossimo ci sarà la CdS definitiva, Anagni sta rischiando di compromettere seriamente il proprio futuro e gli anagnini di oggi già pagano prezzi troppo alti in termini di malattie e di mortalità da cause ambientali. Una riflessione che recuperi e rinsaldi l’efficacia  dell’opposizione a questo spropositato impianto di lavorazione rifiuti potrebbe essere più che opportuna”.

    La Provincia di Frosinone: “no secco all’impianto”

    A rappresentare il parere della Provincia di Frosinone, nettamente contrario alla realizzazione dell’impianto, il dott. Alessandro Cardinali, vicepresidente dell’ente, il quale nel corso del suo intervento ha evidenziato, tra l’altro, in considerazione di quanto già espresso nella precedente seduta della Conferenza dei Servizi sia esplosa la richiesta di installazione di questo tipo di impiantistica nella Provincia di Frosinone ciò in netta contrapposizione al Piano Regionale dei Rifiuti vigente, che è bene ricordarlo prevede la costituzione degli Ambiti Territoriali nei quali vanno gestiti rifiuti prodotti dagli ambiti stessi”.

    Alessandro Cardinali

    “E’ bene evidenziare – ha aggiunto Cardinali – che già solo questo impianto ha capacità doppia rispetto alle esigenze della Provincia di Frosinone se consideriamo che il Piano Regionale favorisce e incentiva la costruzione di impianti di piccola dimensione (impianti di comunità) non capiamo come questo tipo di impianto possa essere concepito. Nella convinzione che la Provincia di Frosinone non possa e non debba essere concepita come un distretto dell’immondizia, ribadiamo il nostro fermo e convinto “no” alla realizzazione del biodigestore di che trattasi”.

    La risposta di Medici per l’Ambiente alle associazioni di Anagni sul parere sanitario

    Di seguito pubblichiamo integralmente e senza modifiche la nota inviata a questa redazione dall’associazione “Medici di famiglia per Ambiente” di Frosinone e provincia:

    “E’ approdato, l’11 luglio 2022, in sede della terza e decisoria Conferenza dei Servizi Regionale per il Biodigestore di Anagni in Località Selciatelle, il PARERE SANITARIO NEGATIVO a firma del Sindaco Avv. Daniele Natalia. I dati sanitari inconfutabili, dettagliati, ineccepibili e soprattutto specifici per il territorio di Anagni in generale e per la zona di insistenza dell’erigendo digestore in particolare, sono stati rappresentati dall’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone e Provincia, che hanno operato rappresentando pedissequamente i dati ISTITUZIONALI del DEP LAZIO (Dipartimento Epidemiologico della Regione Lazio ) in riferimento al periodo 2010-2017 e dello Studio Epidemiologico Nazionale S.E.N.T.I.E.R.I. sviluppato dall’ISS ( Istituto Superiore di Sanità) a cura del Ministero della Salute. Non sono stati riportati, seppur significativi per il territorio, studi effettuati dai Medici afferenti all’Associazione Medici Ambiente, per evitare strumentalizzazioni inopportune e fuorvianti. Purtuttavia si è cercato di attuare in sede di conferenza da parte dell’esponente regionale, Ing. Leone, un goffo tentativo di smentire la disamina sanitaria presentata dal Sindaco di Anagni, invocando una irreale affermazione del Ministero della Salute rispetto i dati sanitari. Forse il dirigente, nella foga negazionista, non si è reso conto che stava disconoscendo il DEP Regionale Lazio e lo studio SENTIERI dell’ISS  a cura del Ministero della Salute, riportati puntualmente nel parere sanitario del comune di Anagni, entrambi ISTITUZIONI ESPRESSIONI E RIFERIMENTO TERRITORIALE DEL MINISTERO.  Alla precisazione dell’incongruità dell’affermazione dell’ Ing. Leone  da parte del Responsabile Scientifico dell’Associazione Medici  dott. Teresa Petricca, si è levata una voce stridula e scomposta. Trattavasi del Sig. Migliorelli ,che sine titulo,  intimava il silenzio a chi parlava di salute a salvaguardia di tutti . Sgomenta, peraltro, che associazioni territoriali anagnine, in merito la specifica ed ineccepibile disamina della criticità sanitaria del territorio in Anagni basata unicamente su DATI ISTITUZIONALI incontrovertibili, abbiano abbracciato e fatte proprie le stesse argomentazioni dei proponenti e dei simpatizzanti dell’immondizia. Quale in realtà l’intervento del Ministero della Salute a sproposito scomodato dall’Ing.Leone  e da alcune associazioni? Il Ministero della Salute, a seguito della segnalazione dell’Associazione Medici del 15/06/2021 con  riferimento alle procedure VIA ed AIA del Biodigestore di Anagni, investiva direttamente  il Presidente dell’ ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ chiedendo “con ogni consentita urgenza, un parere tecnico scientifico dell’Istituto.” Nel box regionale non si rinviene nulla in merito. E ancora: il Ministero della Salute in merito il Biodigestore  nel settembre 2021, ha fornito “PARERE TECNICO DI NATURA CONSULTUIVA E NON VINCOLANTE ALLA REGIONE LAZIO sul procedimento n. 018/2021 a seguito di una nota dell’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente indirizzata all’On. Ministro della Salute “. Il Ministero ovviamente non  rilevava particolari criticità dal punto di vista TECNICO  con riferimento alla proposta progettuale, ma indicava, solo grazie alle segnalazioni dei Medici, otto  gravose raccomandazioni “ tenuto conto dell’ubicazione dell’impianto, al fine di prevenire eventuali fenomeni di contaminazione ambientale con potenziali conseguenze sulla salute umana”  a  dimostrazione, a nostro avviso, della superficialità ed approssimatezza del piano presentato dal gestore. Questo l’intervento del Ministero ad avvalorare la nota dei Medici, non altro. Con le otto prescrizioni il Ministero ha esplicitamente segnalato l’assenza di attenzione del proponente alla salute.  Laddove si fosse resa mancante la segnalazione dei Medici, il Ministero della Salute non sarebbe mai venuto a conoscenza di quelle criticità sanitarie ed ambientali dagli stessi segnalate e puntualmente misconosciute e non avrebbe mai apportato le opportune osservazioni a favore della salvaguardia della salute dei residenti. Purtroppo, nostro malgrado, non c’è stata nessuna contestazione o negazione da parte del Ministero a quanto affermato dai Medici per l’Ambiente, anzi….

    Dott.ssa Teresa Petricca – responsabile scientifico dell’ Associazione Medici

    Dott. Antonio Necci – referente per Anagni  dell’ Associazione Medici

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