Il dott. Massimo Natalia, decano dei medici della provincia di Frosinone, apprezzato e riconosciuto professionista, sceglie il nostro giornale per rispondere a quando dichiarato nei giorni scorsi dal consigliere regionale Mauro Buschini su Facebook.
Le parole di Mauro Buschini
“È certo che nella sanità del nostro territorio dobbiamo risolvere ancora molte criticità a partire dalle liste d’attesa sulle quali la Regione Lazio sta investendo con determinazione molte risorse, anche per assumere personale ed ampliare servizi”, aveva scritto l’ex presidente del consiglio regionale del Lazio.
E, ancora: “se ripenso però da dove siamo partiti nel 2013 non posso non essere orgoglioso per lo straordinario intervento eseguito presso l’ospedale ‘Fabrizio Spaziani’ di Frosinone, dove nei giorni scorsi è stato effettuato, da due équipe dell’unità di otorinolaringoiatria e chirurgia maxillo facciale, su un paziente di 60 anni, l’asportazione di un tumore al cavo orale di sette centimetri e la ricostruzione della mandibola con un lembo della cresta iliaca: l’osso piatto che avvolge il bacino. Un intervento molto complesso che pochi centri in Italia garantiscono e che per la prima volta è stato effettuato nel nostro ospedale”.
La risposta del dott. Massimo Natalia
Questa la risposta del dott. Massimo Natalia, che pubblichiamo integralmente e senza modifiche, ringraziandolo di averla condivisa con la nostra redazione e con i nostri lettori: “certamente vanno fatti i complimenti alle équipes che hanno eseguito l’intervento a dimostrazione che se la sanità pubblica viene messa in grado di lavorare seriamente e in tranquillità i risultati non mancano. Al sig. Buschini va fatto notare, a titolo informativo, che tali interventi si eseguono da oltre 30 anni in moltissime ASL italiane dove la sanità funziona normalmente e non è oggetto dei soliti interessi personalistici di basso livello, orientati solamente alla ricerca dell’esclusivo interesse personale e del consenso elettorale, privi molto spesso di contenuti e fatti concreti. NON BASTA UNA METEORA A ILLUMINARE L’ORIZZONTE BUIO DELLA SANITÀ DELLA NOSTRA PROVINCIA e Regione! Ci spieghi sig.Buschini di cosa dovrebbe e dovremmo essere orgogliosi? In cosa sarebbe cambiata in meglio la sanità locale dal 2013? Vada più spesso in giro, non con l’abito ufficiale del consigliere regionale, che le spalanca tutte le porte ed elimina tutti gli ostacoli di inefficienza di un qualsiasi percorso di cui è disseminata la giungla sanitaria. Si faccia un giro con le vesti dell’anonimo cittadino che ha SERI problemi di salute per le corsie, gli ospedali e i Pronto Soccorso ancora rimasti aperti! Allora forse toccherà concretamente con mano la quotidiana triste realtà oggettiva di come siamo messi realmente, al di là degli enfatici proclami da lei dispensati, in ogni occasione pubblica, fino alla nausea, sull’efficienza e il miglioramento della sanità. Rimetta per una volta i piedi per terra e provi a fare il politico, cioè ad interessarsi seriamente e concretamente del bene comune, in tema di sanità, DI TUTTI, MA PROPRIO TUTTI I CITTADINI e non in base al comune di nascita o residenza! Conosce le liste di attesa, i tempi per fare esami FONDAMENTALI in caso di patologie serie in cui è in gioco la vita? Conosce i numeri della mobilità passiva, la carenza di servizi essenziali prima esistenti e poi eliminati con promesse, mai realizzate, di ampliamenti, e miglioramenti funzionali? Conosce le peripezie delle estenuanti file negli affollati Pronto Soccorso? Da vecchio medico ospedaliero che ha operato nella sanità locale per quasi 40 anni devo constatare che, se negli anni antecedenti al 2012/2013 la sanità aveva molte e serie problematiche, negli anni seguenti molte altre se ne sono aggiunte e più gravi quali, la carenza crescente di posti letto, del personale sanitario, medico, infermieristico e tecnico, denunciata non soltanto dai sindacati ma dai responsabili sanitari degli ospedali, grandi e piccoli. Allora tristemente devo constatare la veridicità della frase attribuita a un nostro famoso conterraneo, Cicerone: mala tempora currunt, sed peiora parantur”.