anagnia.com torna a parlare con l’assessore alla Cultura del Comune di Anagni Carlo Marino, dopo la videointervista resa alcune settimane fa alla nostra collaboratrice Diletta Turrini. A Carlo abbiamo porto alcune domande:
Dott. Marino, nei giorni scorsi è stato presentato il programma definitivo della edizione 2022 del Festival del Teatro medievale e rinascimentale; quella di quest’anno è stata una vigilia particolarmente condita dalle polemiche, anche politiche…
Sì; è stato presentato il cartellone del Festival che quest’anno partirà il 20 agosto e terminerà il 27. Si partirà con lo spettacolo di Simone Cristicchi, a cui ho avuto modo – in passato – di assistere personalmente, e che sarà memorabile, e si chiuderà con l’Otello del maestro Claudio Maria Micheli.
In mezzo tanto teatro, incursioni poetiche ma anche ironiche, attori importanti: insomma, sarà una edizione tutta da gustare.
…e per quanto riguarda le polemiche?
Ah, già. A quelle, ormai, non faccio neanche più caso. Tra un anno ci saranno le elezioni amministrative e forse è normale e anche legittimo che chi vuole possa criticare l’operato di questa amministrazione. Certo è che se le critiche – e non mi riferisco solo a quelle sul Festival – vengono da certi ambienti, allora mi preoccupo di meno. A parte le polemiche, però, credo che la squadra abbia fatto un buon lavoro e sono sicuro che il pubblico sarà soddisfatto.
In effetti, per la prima volta, quest’anno la kermesse, ancorché prestigiosa e riconosciuta anche a livello internazionale, non ha usufruito di finanziamenti regionali. Cosa è mancato? E perché?
Neanche l’anno scorso è stato finanziato, perché non è uscito proprio il bando. Cosa è successo? È successo che il nostro progetto è stato ammesso ma non ha raggiunto il punteggio per essere finanziato. Evidentemente la commissione regionale ha ritenuto che le sagre o “altre feste” erano più meritevoli dal punto di vista culturale. Il bando finanziava, tra l’altro, rassegne teatrali in grado di dimostrare rilevanza dell’interesse collettivo e ricaduta territoriale dell’iniziativa, significatività storica, istituzionale e sociale.
Tutti aspetti perfettamente evidenziati nella proposta progettuale, per cui non si comprende come mai il progetto non sia rientrato tra i primi progetti finanziati, visto che avrebbe dovuto raggiungere il massimo punteggio, tanto più che proprio la Regione Lazio l’anno scorso aveva inserito il Festival nelle proprie “best-practice” culturali.
Sta lasciando intendere che c’entra la politica?
Assolutamente sì. Lo so io, lo sanno tutti quelli che fanno politica, e secondo me lo sa anche chi politica non la fa. Poi se vogliamo far finta di nulla facciamolo pure ma la situazione è abbastanza chiara.
Parliamo ora di ciò che è accaduto nei giorni scorsi all’interno dell’ufficio Pro Loco di Anagni; davvero, secondo Lei, c’è stato chi ha giocato “sporco”? E anche in questo caso: cosa c’entra la politica con quanto accaduto?
Quello che è successo all’interno della Pro Loco di Anagni, secondo me, è figlio di una situazione iniziata già all’indomani delle elezioni. Dispiace per l’ex presidente Franco Stazi ma ho letto in un comunicato che non c’è stato nulla di personale, anche perché Franco è una bravissima persona. Penso ci siano stati dissidi interni al direttivo, dentro ai quali non mi permetto di entrare. Mi auguro che la Pro Loco trovi presto un altro presidente in grado di affrontare con serenità la grandi sfide culturali, turistiche e organizzative che ci aspettano e sono sicuro che sarà come sempre un partner all’altezza della situazione.
Conosco e stimo tutti i componenti del direttivo e credo che sapranno trovare la giusta soluzione ad una vicenda antipatica, soprattutto perché si presta a dietrologie e alle polemiche di chi non vuole il bene della Pro Loco. Io sono l’assessore al ramo e non mi pare che la politica abbia fatto alcuna pressione su questa vicenda. Forse qualche errore di valutazione è stato commesso da chi voleva utilizzare la Pro Loco per fini elettorali; però, magari, sbaglio io.
Restiamo in tema; abbiamo letto le dichiarazioni dell’ex assessore Giuseppe De Luca rese al giornalista Alessio Porcu. Cosa sta accadendo in maggioranza?
Ho letto anche io quelle dichiarazioni. Quello che farà Giuseppe De Luca non lo so, certo sarebbe interessante sapere a chi fa riferimento nelle sue dichiarazioni; tuttavia, Magno D’Angeli ha più volte affermato di stare con il sindaco Daniele Natalia e, reputandolo persona seria, non ho motivo di dubitare nonostante le dichiarazioni del suo ex assessore. È chiaro, comunque, che una smentita pubblica sarebbe a questo punto più che opportuna. A fine estate si entrerà nel vivo della campagna elettorale e certe dinamiche potranno certamente essere meglio comprese. Voglio credere – e sono certo – che il sindaco farà le scelte giuste per la città, per sé e per la nostra maggioranza.