La sanità della Regione Lazio è tutt’altro che un successo, lo affermano il consigliere Regionale Pasquale Ciacciarelli ed il Presidente del Consiglio provinciale Luca Zaccari in una nota congiunta: “Il PD ha fatto passare come grande successo il risanamento delle casse finanziarie della sanità regionale, dimenticandosi però che la situazione a livello strutturale e nei servizi forniti è la stessa se non addirittura peggiorata, dal momento in cui edifici già vecchie e con carenza di personale sono stati colpiti dall’improvviso aumento di ricoveri dovuto alla pandemia. In tutta questa situazione un capitolo a parte va introdotto sulla Provincia di Frosinone: una Provincia sanitariamente devastata dai provvedimenti emanati dell’allora commissario Marrazzo e seguiti dall’amministrazione Polverini, che ha semplicemente confermato le decisioni prese in merito due anni prima.
L’intera provincia conta 3 HUB principali, quelli di Cassino, Frosinone e Sora, i quali hanno rischiato il collasso e per i quali andrebbe svolto un serio percorso di ammodernamento strutturale e nei servizi da offrire alla comunità, in particolar modo a Cassino e Sora dove le strutture sono davvero antiquate; un altro aspetto fallimentare è quello legato alle “Case della Salute”, un tentativo estremamente fallimentare dove Zingaretti e D’amato hanno cercato di liquidare in fretta la questione dei presidi nei comuni più piccoli, mettendo solo in difficoltà le comunità locali e abbandonandole al loro destino. Un ultimo punto su cui è divenuto opportuno apportare dei cambiamenti è quello legato alle visite specialistiche: ad oggi, in Provincia di Frosinone, per potersi sottoporre ad alcune visite specialistiche occorre aspettare più di due anni, una cosa inconcepibile ed una mancanza di rispetto verso i contribuenti senza precedenti.
Tutta questa serie di disservizi sono il fallimento certificato del lavoro di Zingaretti e della maggioranza PD su un tema di primaria importanza, ecco perché stiamo già lavorando ad una serie di progetti che possano dare nuova linfa ad un sistema in grave difficoltà, con una visione totale sulla materia: l’introduzione di nuovo personale nei presidi, l’utilizzo dei fondi del PNRR per ampliare e potenziare gli HUB principali e dei provvedimenti che possano realmente coinvolgere le strutture dei piccoli comuni come ausiliaria ed accessoria agli impianti più grandi, aiutando loro a non raggiungere la massima capacità e fornendo un servizio di assistenza basilare ma completo”.