La città di Anagni, oltre che Città dei Papi, è riconosciuta negli anni come Città degli studi.
Numerose sono le scuole, gli istituti, i convitti nazionali o religiosi che hanno educato e cresciuto generazioni di giovani anagnini e dei comuni limitrofi o, per quanto riguarda i convitti, provenienti da ogni parte d’Italia.
In una città degli studi e della formazione fa moralmente male vedere uno storico edificio scolastico chiuso da anni mentre in altri, per carenza di spazi, si vorrebbe alzare un muro divisorio per denominarne due in uno stabile di per sé insufficiente. Tutto questo nonostante gli importanti flussi di fondi europei che arrivano sul territorio provinciale proprio per il miglioramento delle strutture educative esistenti o per costruirne delle nuove.
Quello che accade da alcuni anni nel plesso scolastico di Osteria della Fontana è inammissibile per l’Istituto Comprensivo 1^ e l’Istituto Comprensivo 2^ costretti a rivendicare tra loro medesimi spazi per esercitare la loro missione formativa. Un’inconcepibile storia che la miopia amministrativa ha condotto finanche a contenziosi tra dirigenti amministrativi o, addirittura, tra comitati di genitori e tra famiglie.
Anagni paga ancora il prezzo della beffarda “chiusura per allagamento” della ex scuola media G.Vinciguerra del centro storico, avvenuta nel 2009, le cui classi furono allocate per alcuni anni -insieme alla sezione staccata del quartiere- in un edificio privato di via Ponte Varano e, successivamente, nell’edificio del plesso scolastico di Osteria della Fontana. Spazi insufficienti hanno per anni condizionato lo svolgimento ordinario di attività didattiche o ludico educative, nonché la serenità dei responsabili dei due Istituti Comprensivi cittadini costretti a gestire quotidiane precarietà che si ripropongono ad ogni inizio di anno scolastico.
Nel 2019 il Sindaco Natalia assicurava la “riqualificazione della ex scuola media G. Vinciguerra e la riallocazione di almeno due sezioni e relative classi”. L’impegno, comunicato alla città sui social e sulla stampa, veniva ribadito dal Sindaco al Consiglio Comunale nell’anno a seguire con lo scopo di rivitalizzare il centro cittadino e, nello stesso tempo, risolvere il problema di Osteria della Fontana. Con il passar degli anni anche questo impegno del Sindaco è rimasto solo a livello di dichiarazioni e altre soluzioni improvvisate in emergenza non hanno risolto evidenziate difficoltà per i bambini diversamente abili, non hanno risolto problemi relativi all’utilizzo dell’unica palestra per le ore curricolari di educazione fisica, non hanno risolto tutto ciò che rimane connesso all’insufficienza e alle preminenze nell’utilizzo degli ambienti e degli spazi.
Un’incapacità amministrativa a dare risposte efficaci ad un problema oggettivo che si trascina da troppo tempo. Soluzioni che non possono certo risiedere, per l’ormai prossimo anno scolastico 2022/2023, nella realizzazione di un muro divisorio nel corridoio dell’edificio per evitare che bambini o ragazzi possano avvalersi di alcuni servizi comuni come i bagni, la palestra o, sembrerebbe, finanche l’uscita di emergenza in caso di pericolo.
Tralasciando, in questa sede, questi ultimi due aspetti, si riscontra l’assurdità di non garantire ai due Istituti Comprensivi neppure sufficienti servizi igienici distinti per alunni ed alunne “in una particolare età evolutiva” come sottolineato da uno dei dirigenti scolastici.
Se fossimo a pensare un primo luogo dove i “muri” andrebbero abbattuti, questo sarebbe sicuramente la scuola dove si forma la comunità cittadina di domani. Nella scuola si dovrebbe poter crescere e studiare in sicurezza, in un clima di serenità per bambini, ragazzi, personale amministrativo e corpo docente e, non in ultimo, tra genitori.
Ad Anagni Osteria della Fontana in questi anni tante chiacchiere di diversi amministratori e nessuna compiuta soluzione. Oggi – martedì 23 agosto 2022 – un ulteriore Consiglio d’istituto, a seguire la riunione del 14 luglio presso l’ufficio del Sindaco, per la nuova urgenza di un problema noto sin dal primo giorno d’insediamento dell’attuale governo cittadino.