Roccasecca, capitale italiana della cultura 2025: si accelera. Si è svolta infatti la riunione alla presenza del progettista Paolo Verri per la definizione del dossier che dovrà essere inviato a breve al Ministero dei Beni Culturali.
La candidatura di Roccasecca punta non solo sulle ricchezze storiche e artistiche del paese di San Tommaso D’Aquino e Severino Gazzelloni, ma soprattutto sulla capacità di fare squadra con l’intero territorio, in particolare quello del Cassinate.
E all’incontro, convocato dal sindaco Giuseppe Sacco e dall’assessore alla cultura Valentina Chianta, hanno partecipato proprio tutte quelle amministrazioni che hanno formalizzato l’adesione alla proposta fatta dalla municipalità di Roccasecca: trenta comuni, più la Provincia di Frosinone.
Durante la discussione è emersa la volontà di inserire nel dossier tutte le diverse e qualificate manifestazioni culturali che caratterizzano gli altri comuni, così da rafforzare la candidatura e costruire un brand territoriale proprio legato ai grandi eventi. Inoltre, Paolo Verri ha illustrato le numerose ricadute in termini economici e di opportunità che determinerebbe la vittoria di un così ambito titolo.
Soddisfatto il sindaco Giuseppe Sacco che ha spiegato: “Voglio ringraziare tutte le amministrazioni che ci hanno manifestato il loro sostegno. Numeri importanti a testimonianza che questa opportunità è un valore aggiunto per un intero territorio. Possiamo porre le basi per costruire una diversa narrazione di questa terra, riconsiderando le nostre autentiche vocazioni. Terra di spiritualità, di cultura, di turismo lento, di cammini, di ambiente, di tradizioni enogastronomiche di eccellenza”.
“Dopo la fase propedeutica e di raccolta, ora si passerà alla definizione del dossier vero e proprio. Paolo Verri è una garanzia in questo senso e già il fatto che abbia voluto affiancare il suo autorevole nome alla candidatura di Roccasecca è un successo. Cominciamo a gettare le basi per i prossimi anni nei quali saremo impegnati nelle manifestazioni legate al triennio tomistico e ai millecinquecento anni della fondazione dell’abbazia di Montecassino”.