E’ stata aggiornata a domani – venerdì 30 settembre – in seconda convocazione la seduta di assise civica convocata per oggi pomeriggio al palazzo comunale. Il motivo, la mancanza di ben cinque consiglieri della maggioranza – Magno D’Angeli, Danilo Tuffi, Pierino Naretti, Antonio Necci e Vincenzo Proietti – e di uno della opposizione, Fernando Fioramonti.
Per almeno tre degli assenti, vale a dire D’Angeli, Tuffi e Naretti, la rottura con la compagine di maggioranza guidata dal sindaco avv. Daniele Natalia non sarebbe ancora definitiva, ma poco ci manca. Ai tre, infatti, il primo cittadino, recentemente, aveva ritirato le deleghe contribuendo a determinare, di fatto, una frattura pressoché insanabile che riempirà le pagine della cronaca politica locale da qui fino alla scadenza naturale del mandato di questa amministrazione.
LA NOTA DEI CONSIGLIERI DELLA MINORANZA
Toni duri dalla opposizione che, terminata la conta dei consiglieri e la conseguente riunione dei capigruppo convocata dal presidente del consiglio comunale, hanno prodotto un documento che di seguito riportiamo integralmente e senza modifiche:
I sottoscritti consiglieri di minoranza Sandra Tagliaboschi, Alessandro Cardinali, Nello Di Giulio e Valeriano Tasca prendono atto che nella seduta odierna di consiglio comunale la maggioranza consiliare non garantisce la metà dei consiglieri assegnati, considerate le assenze i presenti oggi in maggioranza sono meno di otto, numero fissato per la validità dell’adunanza, assenze di cui noi non conosciamo le motivazioni, come è giusto che sia, e che non hanno al momento avuto nessuna rivendicazione politica, ma che impongono a noi una riflessione più volte fatta in questa sede e nella sede delle commissioni, il principio maggioritario, chi ha la maggioranza di governo deve governare, ha il dovere con le proprie forze di governare la città, la nostra minoranza pur con forte inferiorità numerica ha sempre agito sicuramente con senso critico ma anche con impegno e con sollecitazioni continue alle attività di governo, oggi la nostra presenza in aula garantirebbe il numero legale ma deresponsabilizza chi è stato eletto per governare, pertanto per le motivazioni espresse i sottoscritti non parteciperanno alla odierna seduta di consiglio.